da Pastorale americana di Philp Roth
foto di Carter ( NY 1963 ) |
Il quartiere, forse per definizione, è il luogo cui il bambino dedica spontaneamente tutta la sua attenzione; è il modo non filtrato in cui il mondo acquista per lui un significato, un significato che passa al bambino direttamente dalla superficie delle cose.
foto di Pawel Trocha |
Ciononostante, cinquant’anni dopo, io vi domando: l’immersione è mai più stata così completa come lo fu in quelle strade, dove ogni isolato, ogni cortile, ogni casa, ogni piano di di ogni casa - i muri, i soffitti, le porte e le finestre di ogni appartamento della famiglia dell’ultimo amico - era stato individuato con tanta esattezza? Saremmo mai stati, ancora, strumenti di registrazione così precisi della microscopica superficie delle cose, delle minime varianti della condizione sociale trasmesse dal linoleum e dalla tela cerata, dalle candele dello yahrzeit e dagli odori di cucina, dagli accendini da tavolo Romson e alle veneziane?
foto di Anders Petersen |
Tra noi, sapevamo chi aveva una certa merenda nella borsa che teneva nell’armadietto e cosa avevo ordinato un altro sul suo hot dog da Syd; conoscevamo tutti i nostri attributi fisici: chi camminava con i piedi in dentro e chi aveva le tette, chi puzzava di brillantina e chi sputava parlando; sapevamo chi tra noi era bellicoso e chi pacifico, chi era intelligente e chi sciocco; sapevamo che la madre di quello parlava con un forte accento straniero e che il padre di questo aveva i baffi, che la madre di questo lavorava e che il padre di quello era morto; in qualche modo capivamo persino, vagamente, che il diverso complesso di circostanze di ogni famiglia poneva a ogni famiglia un difficile e particolare problema umano.
Che capolavoro Pastorale americana. Ho scoperto così Roth e leggendolo avevo proprio l'impressione di trovarmi di fronte a uno scrittore dalla profondità inedita. Questo pezzo particolare poi mi aveva catturato. Mi ci sono rivisto molto, lì nel mio quartiere da piccolo.
RispondiEliminaHo iniziato a leggere qualche giorno fa Pastorale americana. Devo dirti sinceramente che le prime cinquanta pagine non mi hanno entusiasmato, poi è arrivata la sequenza che ho qui riportato e mi sono detta che ho fatto bene a continuare la lettura. È un passo in cui ritrovi le parole giuste, quelle che io avrei faticato a reperire, per definire il modo di guardarsi intorno tipico della dimensione infantile. Grazie a Roth mi sono rivista negli ambienti che da bambina mi hanno colpito per dettagli che grazie a Dio non ho dimenticato. Grazie per il tuo commento e buona serata:)
RispondiEliminaDai, non mollare allora. Io credo sia un autore che può dare tantissimo. Più che altro io sono rimasto catturato dal suo modo di andare a fondo delle questioni. Sono curioso di sapere il tuo giudizio alla fine ;)
EliminaSi, certo! Lo porterò certamente a termine :)
RispondiEliminaTi farò sapere!