sabato 8 settembre 2018

Uragano

Da "Tifone" di J. Conrad
Traduzione di Alda Politzer
ed. Mondadori



...una improvvisa recrudescenza d'oscurità piombò sulla notte, scendendo davanti ai loro occhi come qualche cosa che si potesse toccare. Era come se tutte le luci del mondo, già velate, si fossero spente.
(...) 
Il lieve balenio d'un lampo guizzò tutt'attorno come se si scaricasse in una caverna...in una nera, segreta camera del mare, con un pavimento di creste spumeggianti.
Sinistro e tremolante, svelò per un attimo una massa di nuvole basse, a brandelli, l'oscillare veemente della lunga sagoma della nave, le forme nere degli uomini bloccati sul ponte di comando, con le teste sporte in avanti, come pietrificati nell'atto di dare cornate. Su tutto questo discese palpitante 
l'oscurità, e allora, finalmente, giunse la cosa vera.



dipinto di Mark Rothko
Fu qualcosa di formidabile e di subitaneo, come l'improvviso rompersi di un vaso colmo d'ira; parve esplodere tutt'attorno alla nave con un urto travolgente e un precipitarsi di grandi masse d'acqua, quasi che un'enorme diga fosse stata saltare sopravvento. In un istante gli uomini persero il contatto tra loro. Tale è la potenza disgregatrice di un uragano: essa isola l'individuo dai suoi simili. Un terremoto, una frana, una valanga soverchiano l'uomo incidentalmente, per così dire senza passione. La furia dell'uragano lo attacca come un nemico personale, cerca di afferrargli le membra, gli s'abbarbica alla mente, tenta di sdradicare da lui persino l'anima.


4 commenti:

  1. Un brano bellissimo, violento, scenografico. Pare proprio di vederlo, quel vaso colmo d'ira che si rompe e attacca l'uomo.
    Quante volte, ultimamente, guardando l'Oceano ho pensato che mi stava solo facendo vedere il suo lato sornione.
    Grazie di queste grandiose letture. Un abbraccio, gemellina.

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  2. Pensa che il protagonista è un capitano mite, abitudinario, di pochissime parole, un uomo che non ti aspetteresti di trovare alla guida di una nave in tempesta e che pure riesce a portare l'imbarcazione in porto. Conrad sa come sorprendere il lettore.
    Un abbraccio anche da me:-)

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  3. Ah, devo assolutamente leggere Conrad! Davvero scenografico! Ma quanto fa presa, poi, questa frase: "come pietrificati nell'atto di dare cornate" ;-)

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  4. Potresti iniziare proprio da questo; se vuoi invece anche un po' di terraferma, ti consiglio "Il caso"; non è il romanzo più riuscito di Conrad ma ci sono scene che non si dimenticano.
    :-)

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