In "The Fairy Queen" (La
regina delle Fate, 1692) Henry Purcell mette in musica le stagioni.
Il testo non è tratto da Spenser, che scrisse un poema con quel
nome, ma da Shakespeare; erano infatti musiche pensate per una messa
in scena del "Sogno di una notte di mezza estate". I testi
musicati però non sono di Shakespeare, ed è difficile anche per gli
esperti riuscire a trovarne l'autore. Comunque sia, ecco Febo (il
Sole) che introduce l'argomento: (qui per l'ascolto)
Phoebus:
When a cruel long winter
has frozen the earth,
And Nature imprison'd seeks in vain to be
free,
I dart forth my beams, to give all things a birth,
Making
Spring for the plants, every flower, and each tree.
'Tis I who
give Life, Warmth, and Vigour to all,
Even Love who rules all
things in Earth, Air, and Sea,
Would languish, and fade, and to
nothing would fall;
The World to its Chaos would return, but for
me.
Choir
Hail! Great Parent of us all,
Light
and Comfort of the Earth;
Before your Shrine the Seasons fall,
Thou who givest all Nature Birth.
(Quando un lungo e crudele inverno ha
gelato la terra, e la Natura imprigionata cerca invano di liberarsi,
io scaglio lontano i miei raggi e dò a tutte le cose la nascita,
facendo primavera per le piante, per ogni fiore e ogni albero. Sono
io che dò vita, calore e vigore a tutto; anche Amore, che regola
ogni cosa in terra, aria e mare, languirebbe e appassirebbe e
sparirebbe nel nulla; il mondo tornerebbe al suo caos originale, se
non fosse per me. Salve, grande genitore di noi tutti, luce e
conforto della Terra; davanti al tuo altare si prostrano le Stagioni,
per te che hai fatto nascere tutta la Natura.)
Spring:
Thus the ever grateful
Spring,
Does her yearly tribute bring;
All your sweets before
him lay,
Then round his altar, sing and play.
(così la sempre riconoscente Primavera
porta il suo tributo annuale: tutte le sue dolcezze pone innanzi a
lui, quindi attorno al suo altare canta e danza)
Summer:
Here's the Summer,
sprightly, gay,
Smiling, wanton, fresh and fair;
Adorn'd with
all the flowers of May,
Whose various sweets perfume the air.
(ecco l'Estate, allegra e gaia,
sorridente, scherzosa, fresca e bella; adorna di tutti i fiori di
maggio, che con le loro diverse dolcezze profumano l'aria)
Autumn:
See my many colour'd fields
And loaded trees my will obey;
All the fruit that Autumn
yields,
I offer to the God of Day.
(Guarda i miei campi dai tanti colori,
e gli alberi carichi alla mia volontà obbediscono; tutti i frutti
che Autunno produce io li offro al Dio del Giorno)
Winter:
Now Winter
comes slowly, pale, meager, and old,
First trembling with Age,
and then quiv'ring with cold;
Benumb'd with hard forests, and
with snow covered over,
Prays the Sun to restore him, and sings
as before.
(Ora giunge l'Inverno
lentamente, pallido, magro, e vecchio; prima trema per l'età, poi ha
i brividi per il freddo; annuvolato con dure foreste, e coperto dalla
neve, prega il sole che lo ristabilisca e canta come faceva un tempo)
(illustrazioni di Kate Greenaway)