mercoledì 20 gennaio 2021

Mitologia degli imenotteri




 Le api, si dice, raccontano storie di leggenda intorno alla neve; chiuse nel loro alveare, ne favoleggiano l’esistenza, si dichiarano incredule, dicono che potrebbe essere l’inferno.

Similmente fanno le formiche, che tengono lunghe narrazioni usando feromoni e parole chimiche.
Le rare vespe sopravvissute al lungo inverno sussurrano alle larve di primavera, mentre le nutrono e le massaggiano con delicatezza, leggende e vicissitudini di ciò che hanno visto, del freddo atroce e del grigiore invernale; le nuove vespe pensano alla vespa che ha visto la neve come ad una divinità primigenia, così come noi facciamo con Adamo ed Eva.
L’estate è L’Eden; l’inverno e il gelo sono la Punizione; la primavera è la Resurrezione.

 Giuliano, 8.8.2006


( dal blog di Giuliano, deladelmur )

4 commenti:

  1. La stessa cosa vale anche per me; che sia un vespo e non me ne sono accorto?

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  2. Un apo? Non so! Siamo diversi dagli imenotteri ma è bello entrare nella dimensione di altri esseri :-)

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  3. Bello questo scritto. Esiste tutto un mondo che parla, dialoga e crea storie da raccontare ad altri esseri. Le api e le formiche calzano bene come esempio. Questo inverno si sta rivelando freddo, più freddo degli ultimi due o tre anni. L'estate mi piace, l'unico problema consiste nel fatto che da una decina di anni a questa parte soffro molto il caldo. Rischio di lagnarmi come fa il popolino, ma le mezze stagioni ormai non esistono più.
    Un salutone

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  4. E' di Giuliano! Penso sia uno scritto pieno di grazia.
    Cari saluti!:-)

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