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Nessuno parlò mai di un qualche lato oscuro della personalità del compositore.
Il direttore d'orchestra Kent Nagano, che lavorò a stretto contatto con Messiaen nei suoi ultimi anni, una volta venne messo sotto torchio per raccontare qualche aneddoto poco lusinghiero o per altri versi rivelatore del suo mentore, e tutto quello che riuscì a pescare fu la storia di come una volta Messiaen e Yvonne Loriod avessero divorato un'intera torta di pere in un'unica seduta. (...)
"L'accordo perfetto, l'accordo dominante, l'accordo di nona non sono teorie ma fenomeni che si manifestano spontaneamente intorno a noi e che non possiamo negare, " disse una volta Messiaen." La risonanza esisterà finchè avremo orecchie per ascoltare ciò che ci circonda". (...)
Messiaen credeva che l'orecchio potesse, e dovesse, assorbire sia le note prossime che quelle remote - sia le rassicuranti risonanze degli intervalli fondamentali che le oscure relazioni tra gli armonici più acuti. (...)
Antoine Goléa raccontò che un giorno del 1953 mostrò ai suoi allievi un libro contenente illustrazioni variopinte di uccelli. " Gli uccelli sono i miei primi e più grandi maestri", (...) " Gli uccelli cantano sempre in un dato modo", disse. " Non conoscono l'intervallo d'ottava. Le loro linee melodiche ricordano spesso le inflessioni del canto gregoriano. I loro ritmi sono infinitamente complessi e infinitamente vari, e tuttavia perfettamente precisi e perfettamente chiari". (...)
La prima dimostrazione prolungata di questo nuovo approccio fu "Réveil des oiseaux", o "Risveglio degli uccelli" (...). Si sentono cantare a turno dozzine di uccelli, e nel " coro dell'alba" ne vengono riuniti ventidue in un incantevole caos polifonico. Poi si va verso il silenzio del mezzogiorno e gli uccelli si addormentano nella calura. (...)
Messiaen portò a termine la sua grande svolta armonica nel corso della composizione del ciclo per pianoforte di quasi tre ore Catalogue d'oiseaux, o Catalogo degli uccelli ( 1956-58 ). La musica si sviluppa a partire dalle impressioni ricavate da Messiaen in vari luoghi panoramici della Francia e dagli uccelli che li abitano.
da Il resto è rumore di Alex Ross
ed. Bompiani
( ho riproposto un passo pubblicato anni fa sul mio vecchio blog )
Interessante. Ma non c'è abilità umana che eguagli il canto di certi uccelli.
RispondiEliminaMessiaen infatti si concentra proprio sul loro canto e lo studia. Interessante come punto di partenza per comporre! Grazie, Luisella! Buona giornata🌼
RispondiEliminaMessiaen dove essere stato un personaggio, a suo modo. Nelle varie collaborazioni che ho avuto in passato nella musica sinfonica e similari non ho mai avuto la possibilità di ascoltarlo. Una sola volta, negli anni '90, collaboravo con una compagnia di danza francese e portammo in tour un balletto con alcune sue musiche. Fu un successo, ma non è un compositore, come dire, inflazionato. Ma forse questo può anche non essere un difetto.
RispondiEliminaI merli li sento da primavera in poi e sono particolari. Ognuno di loro emette un verso che si distingue dagli altri per farsi riconoscere, altrimenti sarebbero tutti uguali. Li vedo anche qui a Milano, gironzolano all'interno del condominio e sembra che si divertano a canticchiare!
Un salutone carissima e grazie di questo interessante post
Grazie per le tue considerazioni e il tuo racconto che arricchiscono il post :-)
RispondiEliminaBuona giornata!