martedì 22 novembre 2022

"Il maestro della cascata" di Christoph Ransmayr



dipinto di Paul Klee



 La centralità data dall'autore al protagonista e al suo sentire sembrerebbe far retrocedere in secondo piano la trama e il motivo distopico. In realtà, la riduzione dello spazio vitale, delle risorse essenziali, della stessa indipendenza dei singoli individui - nel mondo descritto da Christoph Ransmayr - non può che determinare un unico spazio delle possibilità, di libertà, quello del pensiero, della memoria. Sembra che la vera consistenza del mondo futuro quasi senza terra e materia - prospettato dall'autore - risieda solo nell'intimo sentire individuale e nel racconto che, di questo, il singolo individuo può fare a se stesso, e forse solo a se stesso. A rappresentare la smaterializzazione e l'aleatorietà del mondo esterno, una figura femminile dalle ossa fragilissime, "di vetro" che assumerà invece peso e forza esponenziali nel pensiero del protagonista.

Qui la trama

4 commenti:

  1. La chiara e tenebrosa visione di un futuro distopico dell'ambiente viaggia a braccetto con un'altra distopia, dalle sembianze apocalittiche, che riguarda l'umanità intera. Non si tratta di un romanzo di fantascienza, ma di una lettura lucida della nostra realtà.
    Un saluto.

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  2. Sì, ormai penso che si sia tutti coscienti di vivere nelle distopie delineate nel secolo scorso che sollevavano non solo o non tanto questioni di tipo ambientale quanto di tipo culturale. Il bipensiero orwelliano è riconoscibile nella nostra realtà...
    Grazie per il commento e buona giornata! ( nonostante tutto :)

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  3. È bello questo post perché ci ricorda fra le altre quanto possa essere creativa la nostra vita all'interno di una realtà a volte anche difficile e drammatica (come quella che stiamo vivendo oggi come oggi). In una società orwelliana è importante mantenere il nostro pensiero e il nostro agire il più possibile libero da qualsiasi cosa o pensiero limitante.

    Resilienza, mi verrebbe da dire...ma pronti a cogliere al balzo l'opportunità della libertà. perché quella arriverà...perché "I tiranni, i macellai, anche i più potenti alla fine crollano sempre. Fattene una ragione" diceva, più o meno, Gandhi nel secolo scorso.

    Un salutone e alla prossima

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  4. Voglio sperare anche io in un futuro migliore e vorrei avere la determinazione e la forza per porne le premesse nel mio piccolo...
    Grazie e buona giornata!

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