venerdì 11 novembre 2022

A proposito del processo creativo

 

Da "Parole salvate dalle fiamme" ed. Rosellina Archinto


Il poeta è perseguitato non da un tema, ma da una sensazione.  Il suo stato d’animo è determinato proprio dalla sensazione, febbrile, e muta. Essa scaturisce dentro di lui con un certo ritmo, dettato dalla natura stessa della sensazione. E facendo appena in tempo ad attraversare frettolosamente il pensiero, essa tenta già di prendere forma in parole ritmate, in un verso rimato, in intonazione. Cresce l’inquietudine della sensazione, il poeta si affretta a incanalarla nella parola, mentre ancora non ha le idee chiare su quell’argomento, e nel suo cervello scivolano soltanto allusioni, lapsus, intuizioni- ma la sensazione è assolutamente chiara, definita e non può essere verificata e ritrovata attraverso la ripetizione di ciò che è stato scritto. La poesia è una sensazione filtrata in maniera particolare.

Varlam Tichonovič Šalamov


                                                                   


  


La citazione che ho riportato è una considerazione di Varlam Tichonovič Šalamov, rinvenibile in un prezioso volume che raccoglie la corrispondenza epistolare tra  due poeti, Pasternak e Šalamov e che consente di entrare nella sfera letteraria e umana dei due scrittori. Šalamov scrisse per la prima volta a Pasternak nel febbraio del 1952; si trovava già da quindici anni lontano dai suoi affetti, isolato perché confinato nell'estremo Nord della Russia, dopo le accuse mossegli di attività contro rivoluzionaria.  


4 commenti:

  1. Interessante la descrizione che hai fatto e che ho letto con interesse. Conoscevo Pasternak ma non conoscevo Salamov ed è stato un piacere scoprirlo dal tuo blog.
    Un salutone e buon fine settimana

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  2. Ti ringrazio per l'apprezzamento ma i miei sono interventi essenziali, preferisco dare voce agli autori che mi colpiscono e Šalamov è tra questi. Il volume pubblicato dalla Archinto è interessante perché consente, tra le altre cose, di avere un'idea del dibattito sulla creazione poetica in corso in URSS nel periodo staliniano e immediatamente successivo. Grazie ancora e buona domenica!

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  3. Grande editrice l'Archinto, senza dubbio grande editrice

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  4. Rosellina Archinto deve essere una donna con talento, intuito e sensibilità spiccati e lo dimostra non solo il catalogo della casa editrice omonima ma il suo vissuto e i tanti artisti che ha sostenuto e di cui ha voluto circondarsi. Buona giornata! Giacinta

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