lunedì 3 ottobre 2016

Professor Einstein


Il 3 agosto 1946 l'ingegnere capo di una nave mercantile americana scrisse una lettera divertita ad Einstein, raccontandogli un episodio successo a bordo. Il nostromo e il carpentiere avevano trovato un gattino mezzo morto di fame in un porto tedesco e lo avevano adottato, portandolo a bordo e dandogli da mangiare in abbondanza, così che il gattino si riprese, crebbe, e si affezionò ai genitori adottivi. Poi un giorno graffiò un marinaio che voleva giocare con lui; e il marinaio, lanciando un urlo, disse che il gatto era matto. Il nostromo difese l'animale affermando che era matto come Einstein, il quale aveva avuto l'intelligenza di lasciare la Germania per emigrare negli USA. Da qui in avanti in gatto venne ribattezzato dai marinai "Professor Einstein" (i marinai non sapevano distinguere tra "relatività" e "relazione").

Il 10 agosto 1946 Einstein rispose così, in inglese:
« La ringrazio per la sua cortese lettera e per le interessanti informazioni che mi manda. Invio i più cordiali saluti al mio omonimo, anche da parte del nostro gatto che era molto preso dal racconto e perfino un po' geloso, per il semplice motivo che il suo nome, "Tigre", non esprime, come nel vostro caso, una stretta relazione con la famiglia Einstein. Con i migliori saluti ai genitori adottivi del mio omonimo e al mio omonimo stesso....
(pag.91 di "Albert Einstein, il lato umano", ed. Einaudi 1973, traduzione A.M.Gilberti)

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