1.
Ho perso la mia strada a Donoratico;
perdo del tutto anche il mio senso pratico,
vedo là il mare, penso a Cesenatico.
Ma in tutto questo non c'è nulla di drammatico:
ho solo acceso l'idiota automatico.
Cercando rime tra le brume a Radicondoli
cercando versi e ritmi e non trovandoli
cercando invano ritrovare Radicondoli
per la diritta via che era smarrita
nel mezzo del cammin di nostra vita...
3.
Indeciso fra Maldive e Maldiventre
fra la Sardegna e il mare tropicale
fra la barriera corallina e il caldo mare
che dalla Corsica fin qua mi chiama,
io m'abbandono alla bonaccia reticente.
4.
Inerpicato per le vie di Andorra,
l'asino arranca ed io non è che corra.
Il sole tutto quanto intorno indora,
io la mia meta non la vedo ancora,
lungo è il percorso e non v'è chi mi soccorra.
5.
Nella mia stanza di Bogotà
misuro il tempo che se ne va,
e con il metro la profondità
che mi separa dall'eternità:
lo spazio tempo, la lunghezza e vastità.
6.
Un cuore freddo come la Siberia;
e nella mente come un vuoto d'aria
a rimarcare che le mie parole
sono svanite come neve al sole:
ed è una nuvola nera che par seria...
7.
Di bachi e di bruchi
di Nô e di Kabuki
io qui a Nagasaki
di api e di fuchi
di mele e di cachi
di enigmi e di voci
di cani mordaci
e tigri feroci
di donne senz'ombra
di amori passati
di vecchi valori
di vesti veloci
di sari e di sete
che sento frusciare -
ma è un'ombra, un tramonto,
io qui a Nagasaki...
I testi e i disegni sono di Giuliano Bovo
Buona domenica, cara Giacinta. 🌷🌻🪻🦋🐦
RispondiEliminaGrazie mille, Luisella! Buona domenica! :-)
RispondiEliminaVorrei fosse ancora a Bogotà :)
RispondiEliminaGiuliano si divertiva a scrivere cartoline dalla sua stanza e, come tutti gli autori, era lì fisicamente ma col pensiero e le parole dappertutto, come adesso! Grazie, Dario! :-)
RispondiEliminaMi è piaciuto molto questo post. È come se avessi sentito la scrittura di Giuliano con lui stesso che scriveva il post. Una bella scrittura.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Sono contenta che tu abbia avuto la sensazione della "presenza" di Giuliano. Anche per me è così. Le rime che ha scritto sono molto belle, ironiche, leggere. E' sempre per me un piacere rileggerle e proporle.
RispondiEliminaGrazie e cari saluti !
Che delizia!!!
RispondiEliminaGrazie, Luisa, dell'apprezzamento! Penso che Giuliano ne sarebbe stato contento!
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