sabato 19 settembre 2020

Nebbia

Guidai molto lentamente ma per gran parte del tempo non sapevo su quale lato della strada mi trovassi. (...) Stavo cominciando a preoccuparmi e mi sentivo solo, più solo che mai. La nebbia è una creatura marina, ha una vita propria e un proprio veleno, ed è nemica della terra e delle sue creature. Si insinua tra loro e la terra che conoscono, succhia via la linfa vitale e l’aiuto che sono  L’uno per l’altro. Un uomo è solo nella nebbia, senza amici né punti di riferimento; ovunque si giri diventa inconsistente  e scompare alla vista. Un uomo è fatto per vivere su una terra assolata, limpida, non nel mare, o nel passato. Una macchina spuntò fuori dalla nebbia verso di me, suonando il clacson, e sterzò bruscamente, evitandomi; con una fitta di paura mi resi conto che ero sul lato sbagliato della strada.  Accostai sulla destra, e mi fermai, restando con le mani sul volante e pensai: “Più di così non posso; non devo provare ad andare oltre“. Dovevo essere più ubriaco di quanto pensassi perché dopo un po’ la macchina si stava muovendo di nuovo, e guidava Trina. Almeno io pensavo fosse Trina.

fotogramma di "Nostalghia"di Tarkovskij

Robert Nathan, Cosi l’amore ritorna, ed. Atlantide

Traduzione di Gaja Cenciarelli

3 commenti:

  1. Bello lo scritto di questo post e del libro che hai citato e che non conosco (mi complimento con te per le scelte che fai) come molto bella ed evocativa la foto che hai postato.
    Un salutone

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  2. E beh, voglio dire... "Nostalghia" di Tarkowskij

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  3. L’atmosfera del libro è molto diversa da quella del film di Tarkovskij ma quando ho dovuto scegliere una immagine con una macchina nella nebbia non ho trovato niente di più bello del fotogramma di Nostalghia!
    Un caro saluto!
    :-)

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