mercoledì 4 settembre 2019

Figli



Nesciunu i fogghi a pampina.
Crisciunu e savviluppano a chiddu cattrovanu
con fiducia. Cangiano
sutta o suli e all’acqua.
(Edward Hopper, 1906)
Qualcosa diventa lignu, oro, ametista. Qualcosa
resiste; autru casca
o primu ciatu di ventu.
Ancora, però, no cielu sulu sbrizzia.
Iddi, e me occhi, su pronti,
già chini di culuri, d’anima dei santi.
Di chistu sugnu cuntentu.

(Dario D'Angelo, dal suo blog "Solo Testo")



Nascono le foglie a pampini,
crescono e si avviluppano a quello che trovano
con fiducia. Cambiano
sotto il sole e all'acqua.
Qualcosa diventa legno, oro, ametista. Qualcosa
resiste; altro casca
al primo fiato di vento.
Ancora, però, nel cielo pioviggina soltanto.
Essi, ai miei occhi, sono pronti,
già pieni di colori, d'anima dei santi.
Di questo sono contento.




6 commenti:

  1. Molto bello l’intrecciarsi del percorso umano con quello degli elementi naturali. Vorrei esprimere il concetto che in mente in alto modo ma non ho il dono che ha Dario

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    1. Una nota sul dipinto di Hopper, che è sicuramente ispirato a Little Nemo di Winsor McCay.

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  2. Bravo Dario ! Non conosco, ora approfondisco . Ciao

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    1. la traduzione (beh, quasi) l'ho fatta io consigliandomi con l'autore. Dario lo definisce "catanese maccheronico", e io ringrazio i catanesi ed ennesi che ho avuto come compagni sul lavoro, così qualcosa ci capisco ancora.

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  3. Risposte
    1. non è mica finita, preparati a correggere altri miei errori di traduzione :-)

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