Sant'Antonio da Padova predica alla
gente, ma la gente non lo ascolta; così, come san Francesco, va a
predicare agli animali. Si rivolge ai pesci invece che agli uccelli
del cielo; i pesci accorrono, ascoltano, sono estasiati, che cose
belle che sta dicendo il santo. Però, poi, la predica finisce e
tutto torna come prima: è una poesia popolare tedesca, riportata da
Arnim e Brentano nella raccolta "Des Knaben Wunderhorn"
(1806-1808) e poi messa in musica da Gustav Mahler (qui). Il motivo
musicale alla base di questo Lied verrà poi ripreso da Mahler nella
sua Sinfonia n.2 (il terzo movimento, "Scherzo"). (qui)
PREDICA DI ANTONIO DA
PADOVA AI PESCI
Va Antonio alla chiesa, la
gente non viene;
ai pesci dei fiumi la
predica tiene.
Le code dimenano, al sole
sfavillano.
Le carpe panciute son lì
radunate,
spalancan la bocca,
l'arringa le tocca.
Mai predica udita alle
carpe fu tanto gradita.
I lucci puntuti, da gran
combattenti,
son svelti venuti e
ascoltano intenti.
Mai predica udita ai lucci
fu tanto gradita.
Quei pesci un po’ pazzi
che fanno il digiuno,
intendo stoccafissi, son
pronti al raduno.
Mai predica udita ai lucci
fu tanto gradita.
Anguille e storioni, gran
cibo ai ricconi,
si muovon soltanto per
udire il Santo.
Mai predica udita a loro
fu tanto gradita.
Testuggini e gamberi dal
lento messaggio
risalgono rapidi e
ascoltano il saggio.
Mai predica udita a loro
fu tanto gradita.
I pesci più vari,
distinti e ordinari,
il capo han levato perché
han ben capito.
Dio l’ha voluto, Antonio
hanno udito.
Antonio ha finito, van
tutti all’uscita.
Rapinano i lucci, si aman
le anguille.
La predica piace e lor si
dan pace.
Di sbieco il granchio va,
è grasso il baccalà,
la carpa è già affamata,
la predica ha scordato.
La predica piace e lor si
dan pace.