domenica 10 dicembre 2017

Il Gelo, in musica


Nel "King Arthur" di Henry Purcell (1659-1695) re Artù si vede poco o niente; il testo, di John Dryden, è invece ricchissimo di situazioni e personaggi non usuali, oltre che di musica bella e piacevole. Qui a prendere la parola è nientemeno che il Gelo, lo Spirito del Freddo, evocato e sconfitto dall'Amore (Cupid). "Quale potere hai tu, che dal di sotto, contro la mia volontà e con lentezza, mi hai fatto alzare dal mio letto di neve perenne?"
"Riesco appena a muovermi" dice il Gelo, e riconosce la vittoria del dio più antico di tutti.
In musica, Purcell imita il gelo e i brividi di freddo; i lenti movimenti del Genio del Freddo sono chiaramente riconoscibili anche senza leggere il testo - sempre che ci sia un bravo cantante, s'intende, e anche un bravo direttore d'orchestra (non è sempre così, purtroppo). L'esecuzione che preferisco è quella del Deller Consort, il basso è Nigel Beavan (o forse Maurice Beavan)
PS: se vi sembra di aver già ascoltato questa musica, anche non conoscendo Purcell, probabilmente vi siete imbattuti in Michael Nyman, che ha arrangiato questa scena (e altre) senza avvertire che l'autore era in realtà un'altra persona.

(Robert Doisneau, 1960, New York)


4- atto terzo scena seconda -
THE FROST SCENE
Prelude
Osmond strikes the ground with his wand, the scene changes to a prospect of winter in frozen countries. Cupid descends.

CUPID

What ho! thou genius of this isle, what ho!
Liest thou asleep beneath those hills of snow?
Stretch out thy lazy limbs. Awake, awake!
And winter from thy furry mantle shake.


Prelude
Genius arises.

COLD GENIUS

What power art thou, who from below
Hast made me rise unwillingly and slow
From beds of everlasting snow?
See'st thou not how stiff and wondrous old,
Far unfit to bear the bitter cold,
I can scarcely move or draw my breath?
Let me, let me freeze again to death.
(Grant Wood, 1938)


CUPID

Thou doting fool forbear, forbear!
What dost thou mean by freezing here?
At Love's appearing,
All the sky clearing,
The stormy winds their fury spare.
Winter subduing,
And Spring renewing,
My beams create a more glorious year.
Thou doting fool, forbear, forbear!
What dost thou mean by freezing here?


COLD GENIUS

Great Love, I know thee now:
Eldest of the gods art thou.
Heav'n and earth by thee were made.
Human nature is thy creature,
Ev'rywhere thou art obey'd.

4 commenti:

  1. Meraviglioso il brano di Purcell.
    Quale brano di Nyman lo riadatta? Sono curiosissima.

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  2. Nyman lo riprese in un film di Greenaway, anni 80-90, poi il brano di Nyman è stato usato molto in sigle tv, stacchetti, un po' dovunque; oggi in effetti si ascolta molto meno. Il titolo che gli diede Nyman non lo ricordo.
    Purcell è straordinario, sempre piacevole e mai banale.

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  3. Splendido! Anch'io conoscevo il brano di Purcell per averlo ascoltato di Nyman da un mio cd. Questa musica dà proprio il "sapore" di un'epoca.

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  4. in "The fairy queen" ci sono tutte le stagioni :-)

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