domenica 14 maggio 2017

La toccata in do maggiore


Da  La toccata in do maggiore di Antoni Libera ( info )
Traduzione dal polacco di Vera Verdiani


"- (...) Anzi,  professore ...a questo proposito vorrei chiederle un grosso piacere, e cioè che mi risparmiasse di suonare la Toccata permettendomi di sostituirla con un pezzo più facile. Magari l'improptu, che più o meno so già suonare.
- Se è per questo, sai già suonare la Toccata, come hai appena dimostrato.
- Può darsi, ma... mi costa troppa fatica. Non mi ci vedo a eseguirla a fine repertorio.
- E tu cerca di vedertici.
- Lei scherza, professore...
- No, no, non scherzo affatto. E' che non riesco a capire il motivo di tanta opposizione.
- Quella Toccata mi fa paura! - strillai con voce isterica.
Il professore scoppiò a ridere.
- Paura della Toccata in do maggiore? Ma se è il pezzo più sereno mai composto! La massima espressione della fiducia in se stessi, della giovanile audacia, dell'amore per la  musica e della gioia di esercitarcisi!
- Non è di questo che si tratta , e lei lo sa.
- Se vuoi presentarti al diploma - disse il profesore, fattosi serio e con voce improvvisamente più dura - suonerai la Toccata. "

                                                                          


(...)

"Le ultime due settimane prima dell'esame finale furono snervanti e faticose. Praticamente non facevamo altro che esercitarci. (...) 
Dopo quelle quotidiane corvée che ci lasciavano tramortiti, ci buttavamo a occhi chiusi sul letto o, tempo permettendo, andavamo a fare una passeggiata. Ma neanche in quello stato di stordimento, smettevamo di pensare al nostro immediato e più lontano futuro. Ci chiedevamo soprattutto come sarebbe andato l'esame, ma il pensiero volava anche a quello che sarebbe successo se fosse andato bene, ossia agli studi successivi e alla carriera musicale. Ne avremmo avuta una? E se sì, di quale entità? Ci sarebbe andata bene, saremmo stati fortunati? In quel campo ci voleva infatti anche una buona dose di fortuna: quanti ottimi allievi si erano persi per strada per colpa di una sorte avversa! Perchè al momento giusto qualcuno non li aveva notati, perchè qualcosa aveva sbatto loro il cammino, perchè non erano stati"baciati dal destino". Mentre altri, meno bravi di loro, avevano sfondato in base allo stesso principio. Fino a che punto potevano bastare il talento e il lavoro?"



un clic qui per l'ascolto della Toccata in do maggiore di Robert Schumann

( il pianista dell'immagine pubblicata è Glenn Gould )

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