martedì 16 maggio 2017

I trulli di Alghero



Una città irlandese piuttosto importante, Limerick, ha dato il suo nome a piccole poesie senza senso, scritte per divertimento. Il limerick "classico" nasce in Gran Bretagna all'inizio dell'800, ed è di solito composto da 5 versi in rima che dovrebbero partire da una località geografica, un punto di inizio per giocare con ritmi e parole. Il tempo d'oro dei limericks, prevalentemente composti in lingua inglese,  è quello di Lewis Carrroll e di Edward Lear. I tre limericks che pubblico sono di Emilio Gauna ( pseudonimo e anagramma di "ma è Giuliano"  ). L'autore  ne ha pubblicati molti altri sulla storica rivista online "Golem, l'indispensabile".     


                   








E così questa è Alberobello e non è Alghero,
dunque la strada io l'ho perduta per davvero;
però mi adatto, ne son felice e fiero;
forse domani riparto per Alghero,
ma intanto qui tra i trulli io tento un trallallero.










                           


                             

     Tre tristi trulli senza un trave interno 
     corrono intanto il rischio di crollare; 
     ed ecco accorre il carpentiere attento,
     che sa sia il dove sia il cosa deve fare;
     e per i trulli è finito ormai l'inferno,
     e il Paradiso è il non dover crollare.
















Qualcosa si frappone
fra me e il lontan Giappone;
e non è il mare, credo,
né cosa ch'io non vedo:
è proprio che è lontana, 'sta nazione.








Le illustrazioni pubblicate sono di David Merveille e sono ispirate al mimo  Jacques Tati ( Giuliano non fuma la pipa ma è alto come Jacques e, come lui, è perplesso dinanzi alle palesi-  e proprio per questo rimosse-  contraddizioni della cosiddetta modernità ) 



8 commenti:

  1. Deliziosi questi limerick!
    Che poi perché sia un genere minore proprio non mi spiego. Richiedono una certa agilità.

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  2. Golem era la rivista fondata da Umberto Eco, pioniere di internet. Una rivista molto bella, che da un paio d'anni non si può più nemmeno leggere, cancellata dall'editore. Ci scriveva tanta gente bella e importante, io mi ci sono trovato dentro per caso, da semplice lettore. Le pubblicazioni sono cessate da una decina d'anni, ma fino a non molto tempo da era rimasto tutto leggibile, tutte le annate. Dispiace molto, peccato.
    Il maestro dei limericks è Edward Lear :-) io li ho conosciuti su Linus, anni '70 (i Wutki, per chi c'era). E' abbastanza facile scriverli, basta avere un po' di senso del ritmo e della metrica (che ho appreso dai libretti d'opera, Metastasio innanzi tutto, poi tanto Rossini)
    Grazie Luz, ciao Dario
    (Luz, tieni d'occhio Dario che è bravo!)

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  3. @Luz: Giuliano ha scritto limericks incantevoli ( e sono tanti :-)

    @ Dario: Ciao! Perfettamente d'accordo con quanto Giuliano ha detto sul tuo conto.:-)

    @ Giuliano: per la scelta delle immagini ero indecisa tra Tati e Keaton. Ho scelto bene? :-)

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  4. Tati va benissimo, però sia lui che Keaton erano due atleti, e io no. Che fare, è andata così. (andava bene anche Bud Spencer!)
    :-)

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  5. A Bud non avrei proprio pensato, era molto diverso da te ( e non solo per il fisico: Bud era bravo con i pugni e gli sguardi e poco con le parole:-)

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  6. Dario D'Angelo, sei omonimo del fratello di una mia simpaticissima amica e collega. Pensa se foste la stessa persona!

    Vogliamo leggere i limerick di Giuliano!!

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  7. Luz, la precedenza è per Konrad Lorenz... prima o poi ci torneremo sopra. Magari, se la professoressa Giacinta disegna il camaleonte, potrebbero arrivare sorprese (ma è tempo di scrutini di fine anno, toccherà aspettare l'estate) (e poi si sa che per i camaleonti fa ancora un po' freddo, a maggio)

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