"Non aveva mai viaggiato, solo una volta si perse in bicicletta e arrivò all'alba in un paese di nome: Porto Buffolé. Udì il nome dagli abitanti, si spaventò pensando di essere al mare e corse via. Dopo un po' si fermò su un ponte molto curvo e senza acqua e si guardò intorno: non c'era né il porto né il mare ma una grande distesa di prati di molte qualità di erba, falciati e da falciare, illuminati all'orizzonte da una luce verdastra di temporale. Forse i prati finivano davvero nel mare, ma molto lontano un campanile pendente e appuntito stava sospeso su una fascia di pioggia. Dove era il porto e dove era il mare? Questa domanda rimase sempre senza risposta e spesso, fumando seduto per terra nei campi, pensava a Porto Buffolé."
Goffredo Parise, " Sillabari", ed. Adelphi
foto reperita in internet |
Portobuffolè è considerato uno dei borghi più belli d'Italia ed effettivamente lo è ma è uno dei luoghi più singolari che mi sia capitato di visitare. Vuoi per la piccola e circoscritta dimensione, vuoi per la pulizia estrema e il nitore dell'abitato, vuoi per il suo essere una sorta "miraggio temporale" nel piano e assolato territorio in cui si staglia, mi ha trasmesso, quando ci sono stata, il sentimento di inquietudine che di solito provo quando mi trovo in un' isola .Sono la sola ad aver provato questa indefinibile sensazione?
Grazie per il suggerimento di visita...
RispondiEliminaAndandoci, mi dirai se avrai anche tu provato la strana sensazione che ho avvertito io stando in quel singolare luogo! :-)
RispondiEliminaMa che bello Porto Buffolé! Non lo conoscevo e molto bello lo scritto di G. Parise. Magari andrò anch'io a Porto Buffolé...
RispondiEliminaUn salutone e buona estate
Si, carino …Forse anche troppo: ha qualcosa di lezioso è troppo definito.In ogni caso è un luogo singolare. Grazie e buona estate a te!
RispondiEliminae ( e non è )
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