E allora, mentre cala la sera, un cupo senso di irrealtà deprime il mio spirito e mi costringe ad avventurarmi fuori, prima che l'orologio suoni l'ora di andare a letto, per convincermi che tutto il mondo non è fatto di cose così nebulose come quelle che mi hanno occupato per tutto il giorno. Un sognatore può indugiare così a lungo tra le sue fantasie che le cose fuori di lui possono sembrare irreali come quelle dentro.
da "Bozzetti notturni" in "Racconti raccontati due volte" di Nathaniel Hawthorne, ed. Garzanti
Traduzione di Marco Papi
A volte lo faccio anch'io. Intendo dire che a volte anch'io sono un sognatore ma non da oggi. Quando ero un ragazzino pensavo a lungo sul concetto di viaggiare, di lasciare Genova tutto e tutti ai loro destini per andare all'estero.
RispondiEliminaTanto ho fatto che ci sono riuscito e dal 1978 al 1981 sono partito su una nave per lavoro ed ho viaggiato in tanti paesi. E quando ero in mare non ti dico quanti sogni...
Avevo letto qualcosa di questo autore ma vedo se oggi trovo altro perché è molto bravo. Bello il quadro, rende bene l'idea
Bel post sempre piacevoli le visite dalle tue parti.
Un salutone
Sei un sognatore che ha appagato almeno un sogno, allora; certo è che la realtà difficilmente può essere effettivamente in linea con quanto si è prospettato.
RispondiEliminaIl quadro è mio ed è ispirato a un momento di “ Lo specchio” di Tarkovskij.
Grazie per il commento e buon fine settimana.
Giacinta 😊