lunedì 1 giugno 2020

Il cane di Guido

Poi nel nostro ufficio fu ammesso un ospite molto rumoroso. Un cane da caccia di pochi mesi, agitato e invadente. Guido lo amava molto e aveva organizzato per lui un approvvigionamento regolare di latte e carne. Quando non avevo da fare né da pensare, lo vedevo anch’io con piacere saltellare per l’ufficio in quei quattro o cinque atteggiamenti che noi sappiamo interpretare dal cane e che ce lo rendono tanto caro. Ma non mi pareva fosse al suo posto con noi, così rumoroso e sudicio! Per me la presenza di quel cane nel nostro ufficio, fu la prima prova che Guido fornì di non essere degno di dirigere una casa commerciale. Ciò provava un’assenza assoluta di serietà.
Tentai di spiegargli che il cane non poteva promovere i nostri affari, ma non ebbi il coraggio di insistere ed egli con una risposta qualunque mi fece tacere. Perciò mi parve di dover dedicarmi io all’educazione di quel mio collega e gli assestai con grande voluttà qualche calcio quando Guido non c‘era. Il cane guaiva e dapprima ritornava a me credendo io l’avessi urtato per errore. Ma un secondo calcio gli spiegava meglio il primo ed allora egli si rincantucciava e finché Guido non arrivava nell'ufficio non v’era pace. Mi pentii poi di aver imperversato su di un innocente, ma troppo tardi. Colmai il cane di gentilezze, ma esso non si fidò più di me ed in presenza di Guido diede chiaro segno della sua antipatia.
- Strano! - disse Guido. - Fortuna che so chi tu sia, perché altrimenti diffiderei di te. I cani di solito non sbagliano con le loro antipatie.
Per far dileguare i sospetti di Guido, quasi quasi gli avrei raccontato in quale modo io avevo saputo conquistarmi l'antipatia del cane. (...)

Italo Svevo, La coscienza di Zeno, pag. 351 edizione Dall'Oglio 1976

 
(dipinto di James Barenger, 1780-1831)
 

4 commenti:

  1. Risposte
    1. ogni tanto sì :-)
      Alberto Lionello lo ha reso perfettamente

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  2. Più volte ho pensato che i cani, come spesso mi è successo con i gatti, abbiano una sorta di radar che gli dice chi è simpatico e chi non lo è. Italo Svevo era un grande scrittore capace di descrivere il suo tempo. Bello il quadro che hai scelto, rende subito l'idea di una storia, di un periodo di una nazione e della gente di quell'epoca.
    Un salutone

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    1. sì, Guido aveva ragione sul cane, ma Zeno ci si è messo d'impegno...
      del quadro so poco o niente, non so perché ma mi sembrava azzeccato

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