mercoledì 15 gennaio 2020

Gelo

(Jacob Frank, Yellowstone)







Una chiara notte di gelo. Straordinaria luminosità e compiutezza di tutto quello che si vede. La terra, l'aria, la luna, le stelle sono inchiodate, saldate insieme dal gelo. Nel parco, di traverso sui viali, si stampano le ombre degli alberi come tornite e in rilievo. Pare che nere figure attraversino continuamente la strada in vari punti. Grosse stelle sono sospese fra i rami del bosco come azzurre lanterne di mica. Tutto il cielo è un prato estivo disseminato di piccole margherite.


Boris Pasternak, Il dottor Zivago, pag.232 ed. Feltrinelli 1998, traduzione Pietro Zveteremich, Maria Olsoufieva, Mario Socrate




4 commenti:

  1. Wow! Viene freddo anche solo a guardare la foto. Pasternak era proprio un bravo scrittore...bel post, per giunta è perfetto visto il freddo che fa (almeno qui a Milano dove sono in questi giorni).
    Un salutone e alla prossima

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    1. nelle prossime settimane metterò una piccola antologia di Pasternak, dedicata all'inverno
      io sono a mezz'ora da Milano, il gelo si nota di più

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  2. Risposte
    1. La grandezza di Pasternak è in questi momenti, sembra davvero di essere in mezzo alla storia raccontata.

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