"Scarborough Fair" è una
delle canzoni popolari più famose nel mondo, e ha avuto innumerevoli
versioni. La melodia è molto bella, il testo si muove tra la canzone
d'amore e il mondo delle fiabe. L'enciclopedia dice che Scarborough è
una cittadina del North Yorkshire, sul lato est della costa inglese,
in alto a Nord, in direzione Scozia, e che la locale Fiera è molto
antica, documentata già nel 1253. Se si va a vedere su wikipedia, la
voce dedicata a "Scarborough Fair" (la canzone) è molto
ampia e contiene molte spiegazioni sui significati reconditi e
simbolici del testo. E' tutto molto interessante, ma quel verso
ripetuto più volte, "prezzemolo salvia rosmarino e timo" a
me dà l'impressione di una di quelle cose che cantavano i venditori
al mercato, per attirare i clienti. Insomma, io la apparento da
sempre ad altre canzoni popolari come la nostra "La bella la va
al fosso" dove le quattro verdure sono (in dialetto milanese)
"ravanej, ramulasc, barbietul e spinazz, tri palànk al mazz"
(ravanelli, ramolacci, barbietole e spinaci, tre palanche al
mazzo: traducendo in italiano si perde la rima). La canzone
lombarda è allegra e piena di doppi sensi, e la si potrebbe definire
boccaccesca; "Scarborough Fair" parla invece di un
innamorato che chiede alla sua dama di compiere imprese impossibili,
preparare una camicia senza cuciture né lavoro d'ago, eccetera.
(Hans Thoma, 1883)
Per una traduzione completa rimando
alla voce apposita su wikipedia, a me oggi interessa solo riascoltare
la canzone e ne presento alcune interpretazioni molto diverse.
La prima è del bardo Ewan Mac Coll
(qui) grande interprete di musica popolare e politica, e penso
proprio che sia la più vicina alla versione originaria (anche se Mac Coll non urla come i venditori del mercato penso che si capisca cosa sta facendo).
La seconda è per voce femminile: una tra le
voci più belle, Hayley Westenra. (
qui)
La terza è per i nostalgici di Simon &
Garfunkel (
qui) anch'essi molto politici nelle variazioni al testo originale (era il tempo della guerra nel Vietnam, quando c'era ancora la leva militare obbligatoria)
Esiste anche una bella versione strumentale, opera di John Renbourn
(qui)
Per il doppio senso legato al timo (Time e Thyme, stessa pronuncia) rimando a quest'altra pagina del nostro blog
(qui)
Le prime strofe del testo:
Are you going to Scarborough
Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Remember me to one who
lives there,
For she/he once was a true love of mine.
Tell her to make me a cambric
shirt,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Without any seam nor
needlework,
And then she'll be a true love of mine. (...)
(tavola trovata on line senza indicazioni sull'autore)