martedì 5 giugno 2018

Il sole


Nel bosco, poco lontano dalla loro casa, c'era uno spiazzo di qualche metro; attraverso quel buco tra i rami, come attraverso un fumaiolo, d’estate il sole splendeva per qualche ora. Era stato il bambino a scoprire per primo lo strano raggio luminoso nel bosco. Un giorno lo avevano mandato a raccogliere pigne per il fuoco. Poiché le raccoglievano tutti i giorni, intorno alla casa ne erano rimaste ben poche, e a forza di cercare lui si era allontanato più del solito. Non appena scorse quello splendore straordinario rimase stupefatto. Non aveva mai visto nulla di simile, e quella luce costante e ferma suscitò in misura uguale la sua paura e la sua curiosità. Più ancora che 1’audacia, è la curiosità a vincere la paura; e certamente proprio per curiosità molte persone hanno affrontato pericoli che il semplice coraggio fisico avrebbe fuggiti, perché la fame, l’amore e la curiosità sono le grandi forze motrici della vita. Quando il bambinetto si accorse che la luce non si muoveva le andò più vicino, e finalmente, reso ardito dalla curiosità, vi entrò dentro, e allora scoprì che non era una cosa. Appena fu entrato nella luce si accorse che era calda, e ne fu così spaventato che ne scappò fuori e corse a nascondersi dietro un albero. Poi ci saltò dentro un momentino solo, e tornò a scapparne, e per quasi mezz’ora fece uno splendido gioco: giocò ad acchiapparella con la luce del sole. Alla fine gli passò tutta la paura e smise di scappar via, scoprendo che quella luce non lo bruciava affatto; pero temeva di cuocersi e preferì non restarci dentro. Quando tornò a casa con le pigne, non disse niente alla Donna Grigia di Dun Gortin e alla Donna Magra di Inis Magrath, e nemmeno ai due Filosofi, ma quando andarono a letto raccontò tutto alla bambina, e da allora entrambi presero l'abitudine di andare tutti i giorni a giocare con la luce del sole, e i conigli e gli scoiattoli li seguivano e giocavano con loro, felici come non erano mai stati.
(James Stephens, La pentola dell'oro, cap.I, traduzione Adriana Motti, ed. Adelphi)


(Helen Allingham, 1889)




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