E per finire vi darò ancora un buon
consiglio che deriva dal mio gusto personale e che quindi potete
accettare o rifiutare a vostro piacere; se appena è possibile,
scegliete una femmina! Naturalmente due volte all’anno, quando è
in calore, essa vi procura un mucchio di seccature, e, se per
combinazione non si ha in casa un maschio della stessa razza, quasi
immancabilmente prima o poi ci si troverà fra i piedi una cucciolata
di bastardi per cui è difficile trovare una sistemazione, se non li
si vogliono sopprimere. Però tutti i conoscitori concorderanno sul
fatto che chiunque ama il cane per le sue qualità d’animo debba
preferire la femmina al maschio. In certi periodi in casa nostra ad
Altenberg c'erano quattro cagne: la mia pastore tedesco Tito, la
piccola chow di mia moglie, la bassotta Kathi di mio fratello e una
bulldog, appartenente a mia cognata. Solo mio padre possedeva un
maschio, che aveva un bel da fare a tener lontano dal nostro giardino
i corteggiatori non graditi. Una volta due delle cagne, la chow Pygi
I e la bassotta, erano in amore, ma poiché non c’era da temere che
si lasciassero coprire da un partner indesiderabile (Pygi era
assolutamente fedele al nostro maschio Bubi, e per la minuscola
bassotta non esisteva un compagno possibile in tutto il circondario),
permettemmo che ci accompagnassero in una passeggiata lungo il
Danubio. Io ero, sì, abituato ad essere seguito anche da cani non
nostri, ma quando fui fuori del paese rimasi colpito dalle dimensioni
della muta che ci veniva dietro: contando i cani vidi che, oltre ai
nostri cinque, c’erano sedici altri maschi, e quindi eravamo
scortati dalla bellezza di ventuno animali!
Ciononostante credo che il mio
consiglio sia giusto: una femmina è molto più fedele di un maschio,
i moti del suo animo sono molto più complessi, ricchi e sottili, e
nella maggior parte dei casi, a parità di condizioni, essa è anche
più intelligente. Io, che mi lusingo di conoscere bene molti
animali, sono profondamente convinto che fra tutte le creature non
umane quella che maggiormente si avvicina all’uomo per il
comportamento sociale, per la finezza dei sentimenti e per la
capacità di una vera amicizia, cioè l’animale più nobile dal
punto di vista umano, sia una buona cagna; ed è ben strano che in
inglese questo nome sia divenuto uno degli epiteti più insultanti!
Konrad Lorenz, Consigli per la scelta
di un cane, da "L'anello di re Salomone" (traduzione di
Laura Schwarz, ed. Adelphi)
(la foto è di Henri Cartier Bresson, 1953)
(William Merritt Chase, 1898)
Quindi occorre correggere il genere nel sostantivo quando si dichiara che: "il cane è il miglior amico dell'uomo".
RispondiElimina:-)
probabilmente sì :-)
RispondiElimina