giovedì 1 giugno 2017

la voce degli alberi

fotogramma di “Fitzcarraldo” di Werner Herzog ( fonte )


Per gli abitanti del bosco quasi ogni specie di albero possiede, accanto al proprio aspetto, una sua propria voce. Al passaggio della brezza, gli abeti singhiozzano e gemono dondolandosi; l'agrifoglio sibila battendo contro se stesso; il frassino fischia e rabbrividisce; il faggio stormisce mentre i suoi rami lisci si alzano e si abbassano. E l'inverno, pur modificando la voce d'ogni singolo albero facendone cadere le foglie, non ne distrugge l'individualità.

Thomas Hardy, Sotto gli alberi

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10 commenti:

  1. Che meraviglia!!! Poesia pura.
    Ciao Giacinta.
    Raffaele

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    1. Sì, è proprio così!
      In realtà non ho letto il libro di Hardy; ho trovato questa sequenza in un altro testo che sto leggendo, "Il paesaggio sonoro".Inutile dirti quanto mi abbia colpito...

      Grazie e buona giornata! :-)

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  2. Mi riferivo in particolare all'articolo "Vi facciamo ascoltare la musica delle piante" che hai collegato al tuo post, il quale letto in abbinamento con le parole di Hardy assume, ancor più, un che di magico. Comunque quell'articolo mi ha colpito davvero molto.
    Grazie di tutto.
    Ciao
    Raffaele

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    1. Ascolta la musica della Lavanda; Bach deve averla sentita..
      ( qui )
      :-)

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    2. Hai proprio ragione, comunque davvero incredibile. Per me proprio una grande scoperta. Grazie ancora, davvero.
      Ciao
      Raffaele

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    3. Grazie a te, Raffaele! Buona giornata :-)

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  3. Meraviglioso. Fa venir voglia di leggere il libro di Hardy.

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    1. Come dicevo a Raffaele, è una citazione che ho trovato in un libro di un altro autore; mi è piaciuta però così tanto che proprio ieri ho iniziato a leggere racconti di Hardy, autore di cui conosco solo un personaggio, Tess :-)
      Ciao, cara Luz! Buona giornata

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  4. Un ricordo triste. Da bambina andavo sempre a spasso con il mio cane in un bosco vicino a casa. Un giorno trovai un ampio tratto disboscato, una distesa di tronchi abbattuti là dove fino a poco tempo prima c'era stato un bel bosco ombroso. Ecco, io quel giorno sentii il grido di dolore delle piante.

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  5. Ho capito leggendo i tuoi racconti e seguendo il tuo blog che consideri le piante degli esseri dotati di sensibilità...:-)
    Ciao, Silvia! Buona giornata! :-)

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