Attraversammo una specie di letto di fiume melmoso traverso un folto sottobosco e radi salici e uscimmo dall'altra parte un po' bagnati e attaccammo il sentiero (...).
"Guarda laggiù" cantò Japhy "pioppi ingialliti. Mi danno l'ispirazione per un Haiku... "
"Parlando di vita letteraria - i pioppi dorati".
Percorrendo quella regione era facile comprendere le gemme perfette di haiku scritti dai poeti
orientali, che mai si ubriacavano sulle montagne né altro ma semplicemente camminavano puri come bambini annotando ciò che vedevano senza artifici letterari né espressioni ricercate. Componemmo alcuni haiku mentre salivamo su a serpentina, su sempre più su ora lungo il declivio cespuglioso.
"Sassi sul fianco del precipizio" dissi "perchè non rotolano giù ?" " Forse è un haiku, forse no può darsi che sia un po' troppo complicato" disse Japhy. " Un vero haiku deve essere semplice come il porridge e nello stesso tempo farti vedere la realtà delle cose, così il più grande di ogni haiku è probabilmente quello che dice "Saltella il passero sulla veranda, con le zampette bagnate". Di Shiki.
Tu vedi le impronte umide delle zampe come una visione della mente eppure in quelle poche parole vedi anche la pioggia che è caduta quel giorno e quasi profuma di aghi di pino bagnati."
"Dimmene un altro"
" Questa volta ne faccio uno io, vediamo un po', " Sotto il lago...buche nere che fanno le sorgenti", no porco cane questo non è un haiku, non si fa mai abbastanza attenzione con questi haiku".
" Che cosa ne diresti di comporli di getto lungo la strada, spontaneamente?
Jack Kerouac,
I vagabondi del Dharma
L'haiku, di tradizione giapponese, è un componimento poetico di 17 sillabe, distribuite in tre versi secondo lo schema 5, 7, 5 .
Privo di titolo, essenziale, l'haiku lascia al lettore la possibilità di completarne e interpretarne il senso. La natura costituisce il suo soggetto e nell’ultimo verso appare di solito un accenno alla stagione in cui il testo è stato composto (kigo).