sabato 27 febbraio 2021

Folon

 







Ho visto un signore volare
nel cielo di notte profonda
con un gran mantello un po’ lungo.
Io non ho paura del buio
però quel signore volava
in alto nel cielo profondo.
Un salto deciso e potente
volava volava volava
Assorto nel sonno profondo
volava nel cielo vagava.

                                    Giuliano Bovo


                                                                                                              

sabato 20 febbraio 2021

Gli anagrammi di Tamagni

                                                                                   Dal blog di Giuliano "L'OPERA AL CINEMA "

Giocare con gli anagrammi è bello, ma i risultati sono spesso deludenti a meno di essere davvero bravi. Di anagrammi davvero belli, o significativi, in realtà ce ne sono pochi; in campo musicale è magnifico quello indicato da Alfred Brendel: silent / listen. I più belli che io conosco, in italiano, sono Bibliotecario/Beato coi libri e Attore/Teatro.
Sul piano personale, non posso non essere colpito da calcio/colica. Non per via del football, ma perché i calcoli renali sono fatti di sali di calcio, nel mio caso ossalati di calcio. E anche colica, a guardar bene, è un quasi anagramma di calcoli. Chi ci è passato sa di cosa parlo...
Molto spesso si rimane delusi dagli anagrammi, e secondo me quelli brutti non andrebbero pubblicati. Uno dei più brutti è Eugenio Montale / Uomo inelegante, del tutto privo di senso. Insomma, molto spesso è meglio lasciar perdere gli anagrammi - a meno di non chiamarsi Ernesto Tamagni.

domenica 14 febbraio 2021

Se il cupido di Rubens sbatte le ali

Un clic qui                                                                                     


                                                                   

sabato 6 febbraio 2021

Le barricate misteriose

 Dal blog deladelmur 


Ho incontrato la musica di François Couperin registrando per caso, dalla radio, un brano sorprendente e meraviglioso, con un titolo complicatissimo del quale lì per lì avevo memorizzato solo il nome dell’esecutore: “clavicembalista: Kenneth Gilbert”. Voglio dire: sembrava Jimi Hendrix, eppure era un clavicembalo.

In seguito avrei imparato che ci sono parecchi tipi di clavicembali, costruiti in tempi diversi da diversi costruttori, e che il clavicembalo somiglia solo apparentemente al pianoforte, ma non ne è l’antenato diretto. Nel pianoforte ci sono delle corde che vengono percosse da un martelletto, nel clavicembalo le corde vengono pizzicate da un plettro, o da qualcosa che somiglia a un plettro: ecco dunque la somiglianza con il suono della chitarra, che mi avrebbe colpito anche in seguito e che continua a colpirmi ancora oggi.