domenica 19 aprile 2020

Il vento e le piante


Il vento oggi aveva voglia di parlare. Raccontava dei suoi viaggi, delle cose che aveva visto, delle illusioni che aveva regalato, delle urla che si era portato via. A un tratto si era tanto infervorato nei suoi discorsi che, distratto, aveva anche lasciato cadere un vaso dalla finestra di Alfredo verso il pavimento.
Era un bel vaso, fatto bene insomma. Conteneva tre piccole piante grasse che, scaraventate a terra, erano riuscite comunque quasi a conservare la loro forma, la loro delicata bellezza.
Il vento si era subito reso conto del danno provocato. Dapprima silenzioso si era poi trasformato in tiepida brezza. Era così che aveva continuato a sussurrare le proprie scuse ad Alfredo mentre questi raccoglieva il terriccio e cercava, tra dimenticati oggetti, un nuovo luogo dove interrare quei piccoli tesori.
“Chissà se si abitueranno a tornare sole, hanno vissuto un bel po’ di tempo insieme” pensò alla fine, quando ebbe trovato la soluzione, alzando gli occhi verso il suo amico. Il vento, però, era già sparito, così Alfredo si premurò solo di lasciarle vicine, ognuna nel suo piccolo vasetto.
“Se avete qualcosa da raccontarvi di certo ci riuscirete così” disse loro, prima di richiudere la finestra.

Dario D'Angelo dal suo blog, febbraio 2020

 
(Georg Scholz, 1925)
 

7 commenti:

  1. Bello questo post, si fa leggere proprio bene ed è un modo di scrivere che attira la lettura, una capacità dello scrivere che aiuta. Bello anche il quadro che hai scelto
    Un salutone e alla prossima

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  2. Delicatissimo, Dario! ( Tu e il racconto:-)

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  3. Mi crea sempre un certo imbarazzo lasciare dei commenti e, di fronte a tanta eleganza nello scrivere, ancora di più. Complimenti davvero per la bellezza della scrittura e la delicatezza dell'immagine.

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    1. Crea imbarazzo - certo, però, mi strappa un sorriso contento -anche a me :) grazie

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