Il cavallo di Brunilde si chiama Grane (cfr. Richard Wagner, Il crepuscolo degli dèi). Nomen Omen? Noi speriamo di no...
venerdì 1 marzo 2019
René Aubry
Sono tornata ad ascoltarlo dopo molto tempo. La sua musica per me si lega essenzialmente a un corso di disegno dal vero ( Aubry piaceva alla mia insegnante che ce lo proponeva in sottofondo ) e al mio vecchio blog ( che nasceva più o meno in quel periodo ). E' un musicista autodidatta che ha prodotto diversi album e lavorato per il cinema e il teatro. Ha suonato anche per Pina Bausch e composto musiche per i balletti della coreografa Carolyn Carlson.
Propongo qui i due brani che ascoltavo più spesso. Il primo si intitola La Grande Cascade ( qui ), il secondo Demi lune ( qui ).
I lavori più recenti non sono solo strumentali ( ma il testo è comunque essenziale ), penso per esempio a questo qui
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Grande musicista. Fra fine anni '80 e anni '90 credo di averlo visto dal vivo in Francia.
RispondiEliminaUn salutone
È molto delicato! Deve essere stato emozionante assistere a un suo concerto!
RispondiEliminaHo ritrovato alcuni riferimenti. Fra le fine degli anni '80 e inizio anni '90 aveva collaborato con una compagnia di danza a Tolosa durante un periodo in cui facevo uno stage - lavoro. Era una persona molto gentile oltre ad essere un bravo musicista.
RispondiEliminaBuon week end
Grazie per questo ricordo! Sei molto gentile anche tu. Cari saluti :-)
RispondiEliminaNoi lo ascoltavamo nelle sessioni di danzaterapia presso la oncologia dove lavoravo. Funzionava come rilassante, anche troppo
RispondiEliminaNe ho un buon ricordo, comunicava sensazioni profonde in ognuna di noi (eravamo solo donne)
RispondiEliminaNon sapevo che fosse autodidatta, e non mi stupisce che fosse una brava persona ...
RispondiEliminaSi, l’ho appreso leggendo qualcosa sul suo conto. Ho scoperto anche che ha più o meno le mie preferenze in ambito musicale; gli piace molto Glass:-)
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