martedì 19 marzo 2019

«La metterei sotto con l'automobile»


 «La metterei sotto con l'automobile», ha detto l'altro giorno l'opinionista tv Maria Giovanna Maglie riferendosi alla sedicenne svedese Greta Thunberg, che sta mobilitando i ragazzi della sua età cercando di sensibilizzare più persone possibile al tema del cambiamento climatico. E ha aggiunto: «se non fosse malata». Così mi sono preoccupato e sono andato a cercare informazioni su Greta, che dalle foto sembra più bambina della sua età: mi sono subito rassicurato, non è malata. Le hanno diagnosticato la sindrome di Asperger, ma non è una malattia del fisico e direi che non è nemmeno una malattia, visto come si dà da fare in pubblico.


Mi sarei già dimenticato di questa frase (quante scemenze abbiamo dovuto ascoltare in questi anni...) se non fosse particolarmente rivelatrice. «La metterei sotto con l'automobile» è un commento perfetto, direi involontario, agli argomenti messi in piazza da Greta Thunberg. Greta dice che dobbiamo cambiare i nostri comportamenti, e tra questi c'è anche l'automobile, ovviamente. Le auto danneggiano l'ambiente non solo per le emissioni, ma anche per il fatto che hanno bisogno di strade asfaltate; l'asfalto e il cemento (e il riscaldamento delle nostre case) sono parte importante delle modifiche ambientali che hanno portato all'inquinamento di aria e acqua, e probabilmente anche al riscaldamento globale. Gli studi sulle particelle del famoso PM10, quelle che finiamo col respirare, dimostrano inoltre che c'è una parte consistente di particolato fine costituito da frammenti dei dischi dei freni: ogni volta che tocchiamo i freni, dai dischi si stacca qualcosa. Anche nelle auto elettriche, anche nelle ibride, anche in quelle con emissioni zero. Toccare l'automobile dà fastidio, tutti noi usiamo l'automobile, è comoda, è utile... molti di noi ne farebbero volentieri a meno, ma oggi è quasi impossibile fare a meno dell'automobile. Capisco quindi che gli appassionati d'automobile, toccati sul vivo, prendano posizioni di questo tipo; l'irritazione degli automobilisti non cancella comunque l'esistenza del problema.

Non mi sono ancora fatto un'opinione su Greta Thunberg, non sono sicuro che il suo messaggio vada alle persone giuste . Ad ascoltare Greta, come capita sempre in questi casi, sono solo le persone già sensibili alla causa e non quelle che dovrebbero cambiare i comportamenti; poi va a finire che alle elezioni votano per candidati come Trump. Inoltre, sul piano mio personale, sono sempre stato piuttosto infastidito dai fanatismi (il veganesimo, per esempio) e dai toni da predicatore da strada; però, in fin dei conti, Greta ha solo sedici anni e quello che sta facendo è comunque importante.
Quanto alla "sindrome di Asperger", penso da sempre che sia il mondo a non essere tanto bello; ritirarsi da questo mondo (che pure ci concede molti bei momenti) appare sempre di più un comportamento adeguato. Anche gli animali, per difendersi, molto spesso vivono appartati.
Detto questo, quella frasetta, «La metterei sotto con l'automobile», mi sembra sempre più significativa ogni volta che mi torna in mente. Circa centoventi anni fa, un certo signor Sigmund Freud si interessò di queste cose in un libro che fece epoca, oltretutto di lettura facile e divertente: "Psicopatologia della vita quotidiana", che precede di poco "L'interpretazione dei sogni". Chissà se la signora Maglie lo conosce, io direi di sì ma forse se lo è dimenticato.
(illustrazione di Ake Lewerth)

14 commenti:

  1. Apprezzo moltissimo questa tua riflessione.
    In questi giorni, da una parte sono entusiasta di questo movimento giovanile, guidato da una piccola ragazza che semplicemente ha preso un'iniziativa, si è fatta notare dai media, ha fatto idealmente il giro del mondo attraverso un'azione semplicissima eppure tanto efficace. Va da sé che la strumentalizzazione è a un passo. Ma non importa, almeno in questo caso, perché ciò che veramente è pressante è il problema ambientale, se poi Greta viene presa a esempio da testate giornalistiche di certa fazione e attaccata da altre, credo sia tutto nel gioco mediatico, insomma è normalissimo.
    Fin qui, ok, comincio a rabbrividire quando sento espressioni come quella che citi, quando leggo battute e risolini da parte di chi si fa beffe di questa cosa e penso a quanto sia venuto fuori, negli ultimi anni, degli aspetti più retrivi del genere umano. Eravamo più cattivi di quanto pensassimo, ma non ce n'eravamo ancora accorti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì, Greta non sembra una svedese, sembra una bambina, sicuramente su certe cose esagera (non è necessario essere vegani per rispettare l'ambiente) eccetera. Però è molto brutto vedere e ascoltare la gente che è infastidita, che se ne frega, e che alla fine vota per quelli che dicono che sono tutte balle e riaprono le miniere di carbone e incentivano l'uso delle armi.

      Elimina
  2. Condivido le tue parole e il loro spirito in cui mi ritrovo. Trovo il linguaggio di Greta affascinante, non banale ma estremamente semplice e sincero. Credo che sia legato alla sindrome di cui pare sia affetta, anche se mai l'avrei detto. La ragazza è tosta, io la rispetto. Anzi le voglio già bene. Il resto dipende da tutti noi. La maglie è donna disgustosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Greta sta facendo qualcosa, molto di più di quello che hanno fatto tanti da quando abbiamo constatato che il problema esiste. Dire "sono tutte balle" può essere consolante, la realtà è che le multinazionali stanno già scavando (da anni) in Groenlandia, dove era impossibile scavare per il ghiaccio. E poi non piove da settimane, il Po è in secca e siamo a marzo...

      Elimina
  3. E' un movimento che andrà avanti. Ieri su televideo (ogni tanto leggo anche quello) ho letto che il movimento italiano si incontrerà in una assemblea generale (ma non ho capito dove) per darsi una impostazione e una organizzazione per studiare il da farsi da oggi in poi.

    Guardando la storia anche più recente chi fa lo spaccone (uomo o donna che sia) chi le spara grosse riceve un certo seguito immediato ma poi, a lungo andare, perde credibilità perché viene smentita dalla realtà dei fatti. E' facile criticare )anche duramente) o insultare gli altri. Qui si tratta di trovare soluzioni e per quello bisogna essere bravi. In tutti i casi sono fiducioso sul movimento creato da questi ragazzi a livello internazionale e nazionale. Hanno dato una sveglia a tutti.
    Un salutone e alla prossima

    RispondiElimina
    Risposte
    1. cerco anch'io di essere ottimista, ma non mi capita mai di ascoltare persone che discutono di questi argomenti. Di solito parlano degli extracomunitari, questo è un argomento che tira. Oppure dell'inter, o di qualsiasi altra cosa purché non sia questa.

      Elimina
  4. Condivido in pieno le tue parole, caro Giuliano. Condivido la tua preoccupazione per la catastrofe climatica già in atto (malgrado l’incredibile presenza di migliaia di negazionisti, che non si riesce a capire se siano più stupidi o più in malafede, ma probabilmente sono entrambe le cose); condivido la tua simpatia per i ragazzi che tentano di mobilitarsi per sensibilizzare il mondo (con tutte le ingenuità e le esagerazioni di cui possono essere portatori); e condivido la tua antipatia per gli inutili e controproducenti fanatismi (ci sono vegani indottrinati, invasati e con la bava alla bocca che pronunciano la parola “onnivoro” con la stessa espressione con cui pronuncerebbero “nazista”: ma se uno mi viene a dire che la mia scodella di latte e il mio uovo alla coq sono una minaccia per il futuro dei suoi figli, io non posso che invitarlo ad andarsene affanfuturo ben lontano dai miei testicoli.) Quanto alle ormai ricorrenti cattiverie sugli affetti da sindrome di Asperger, comincio a sospettare di essere un Asperger (lieve) pure io, e che questa sindrome sia un segno distintivo degli esseri più sensibili e geniali (sempre modesto, io…) e che certi deliranti atteggiamenti dimostrino una volta di più (ma forse non ce n’era bisogno) che se c’è qualcosa che minaccia il presente e l’avvenire della specie umana questa è proprio la sana e sempre squallida normalozzità!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. due anni fa a Parma c'è stato il razionamento dell'acqua per almeno tre mesi (a Parma!! con il Po, affluenti, fossi, torrenti...)
      Io sono uno normale, continuo a fare la mia vita, altro non potrei fare.

      Elimina
    2. Normale, ma non nel senso denigratorio e ottuso che dicevo io... ti nomino quindi Asperger onorario. :)

      Elimina
    3. ho provato anni fa a parlare, a discutere, ma non c'è molto da fare. Siamo in un'epoca in cui la gente dice che la terra è piatta, e lo fa parlando in un coso che funziona via satellite... Sarebbe ridicolo se non fosse tragico.
      D'altra parte, alla mia età, tirare i remi in barca comincia a sembrarmi giusto.

      Elimina
  5. Ragioniamo: ci sono i terrapiattisti ... negare negare l'evidenza è facile anche se colpevole. Io sono pessimista, ma per fortuna spesso nella vita mi,sbaglio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è il paradosso di internet: non siamo mai stati così informati, ma nel contempo cresce in maniera esponenziale il numero delle persone che parla a vanvera. Ognuno si chiude nel suo circolo, si sbeffeggia chi ha un parere diverso, e soprattutto si nega l'evidenza: il Po in secca a marzo è un'evidenza di quelle colossali, così come le trivellazioni in Groenlandia o la comparsa di pesci esotici nel Mediterraneo (o di coralli in Puglia). I terrapiattisti sono un caso esemplare oltre che disperato: parlano nello smartphone ma se gli chiedi come funziona lo smartphone (col satellite) ti chiudono la porta in faccia. Avranno successo, lo so, ormai funziona così.

      Elimina
  6. E odio il correttore che mette virgole e apostrofi a caso ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è già qualcosa :-) io i correttori li ho disattivati da sempre, almeno se scrivo fischi per fiaschi è un errore tutto mio

      Elimina