Dormi pure, amor mio, ed io ti cingerò con le mie braccia.(...)Dolcemente così, il caprifoglio al soave convolvolo s’allaccia.
( Titania a Bottom in Sogno di una notte di mezza estate, atto IV )
Forse, nel concepire questi versi, Shakespeare si sarà lasciato ispirare dal caprifoglio che, insieme a un nocciolo, crebbe sulla tomba di Tristano e Isotta e si intrecciò indissolubilmente all'altra pianta.
Ohhh ❤️😉
RispondiEliminaQuel che mi piace di questo momento del sogno è che Titania si innamori non del solito stucchevole principe ma di Bottom testa d’asino che vive per po’ un sogno di un sogno...🤗😊🧚♀️
Elimina"Il Sogno di una Notte di Mezza Estate" è uno di quei capolavori di Shakespeare che sono intramontabili e non ti annoiano mai. Shakespeeare era un grande ricercatore di miti e leggende e quindi non escludo che tu abbia ragione. Anzi, lo considero più che probabile.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Si, anche se l’intreccio è impegnativo e si rischia di perdersi tra tante storie e personaggi diversi. È un’opera che sono riuscita ad apprezzare solo dopo averla vista e letta più di una volta. Grazie per il commento è un caro saluto����♂️
RispondiEliminap.s.
RispondiEliminail gusto della parodia di Shakespeare fa propendere anche me per la relazione tra Tristano e Bottom :-)
Shakespeare era così: che nel descrivere gli eventi dell'amore impiegava similitudini e aspetti della Natura, come nell'atto III di Romeo e Giulietta. (Fuggi Romeo - il tempo è tiranno, - non è d'usignolo, - è di allodola il canto.)
RispondiEliminaSi, è uno dei momenti più belli dell’opera, infatti devo averlo riportatate tempo fa in un post:-)
EliminaCiao, gemelline cara!
C'è un lai di Marie de France, intitolato "Caprifoglio" che racconta un episodio "collaterale" della leggenda di Tristano e Isotta (nella leggenda c'è una trama di massima, poi potevano venire inseriti episodi che "finivano lì"). Comunque nel lai di Marie de France Tristano dice che il nocciolo e il caprifoglio crescono allacciati, ma se qualcuno vuole separarli muoiono entrambi. E conclude: "Bele amie, si est de nus: / Ne vus sanz mei, ne jeo sanz vus." E' un lai molto bello e piuttosto breve: poco più di cento versi.
RispondiEliminaPer l'attendibilità botanica bisognerebbe chiedere a Giuliano, in ogni caso a Tristano serve un ramo di nocciolo perché deve incidervi un messaggio per Isotta. Il convolvolo sarebbe stato un po' scarso :-)
Concordo sul Sogno: bello ma complicato (a tratti un po' pesante). C'è una versione filmica che a me è piaciuta molto, di Michael Hoffman, del 1999.
Molto bello il disegno di William Morris, c'è tutta un'epoca dentro :-)
Grazie per la chicca. Quella di Tristano e Isotta non è una sola storia ma tante. Ci sono molte variazioni sul tema, in effetti, e raccontarne una sola dandola per la versione autentica è abbastanza difficiile. Proverò a cercare il film che mi segnali, non so se è quello che ho visto tempo fa. Un caro saluto!
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