Piove, e c'è il sole. Fenomeno
tutt'altro che raro, piuttosto stupisce il modo in cui piove: piove
un po', cinque minuti, dieci minuti, poi esce il sole. Piove così
poco che le gatte non ci fanno quasi caso, cosa vuoi che siano queste
quattro gocce. Invece no, non sono quattro gocce ma piove bene,
regolare, e tanto: è acqua che bagna, nonostante quel che dicono le
gatte. Non è acqua che devasta o inonda, ma qualcosa che sembra
mandato apposta dal cielo per far fiorire le piante. Un annaffiatoio,
insomma, ma usato da qualcosa o da qualcuno che non ci è dato
conoscere. Un annaffiatoio celeste, per il quale le mie piantine
ringraziano il Cielo (e mica solo loro, anche tutte le altre erbe che
ci sono e che non serve affatto seminare perché fanno tutto da
sole). Il che mi riporta all'estate scorsa, quando ero io
l'annaffiatore e c'era molto caldo: prendevo l'acqua dal bidone
dell'acqua piovana, cominciavo a dare sollievo a qualche piantina che
ancora resisteva, ed ecco il gattino dal musetto buffo che mi veniva
dietro, e dovevo stare attento a non calpestarlo - ma molto attento
davvero, mica si sposta. Il gattino buffo è incuriosito
dall'annaffiatoio: da dove viene quell'acqua? Come fa Giuliano
(ammesso che lui mi chiami così, e poi chissà come mi chiama e
chissà se mi ha dato un nome) a far piovere così bene e così
regolare? E, soprattutto: si può toccare? Ci prova, gli piace, poi
si spaventa, annusa dove è bagnato, torna da me che mi sono spostato
un po' più in là. Lo bagno un pochino, non si sposta: sa già che
non fa male, che c'è la pelliccia, e poi con questo caldo che cosa
vuoi che sia.
Ma tutto questo succedeva l'anno
scorso. Il gattino dal musetto buffo e la sua sorellina timida hanno
trovato casa (lontano da qui, nel bergamasco) e a dirla tutta ne
sento la mancanza ma non è che posso passare il mio tempo ad
allevare gattine timide e gattini dal musetto buffo, anche se l'idea
non mi dispiacerebbe. Un anno è passato, vedremo che gattini mi
porterà l'anno nuovo (sono già arrivati, a dire il vero, ma la
Gatta li tiene nascosti). Per adesso ho qui la loro mamma Ciccetta, e
ho anche l'annaffiatoio celeste, che ogni tanto smette e poi
riprende; si vede che anche lassù hanno un bidone dell'acqua piovana
da cui bisogna attingere ogni tanto. Ma, poi, da dove verrà
quell'acqua piovana che hanno lassù? La domanda è di quelle che
fanno nascere tante altre domande, e nel dubbio, in attesa di trovare
una risposta, mi ritiro con discrezione nei miei appartamenti.