mercoledì 18 aprile 2018

L'annaffiatoio celeste


Piove, e c'è il sole. Fenomeno tutt'altro che raro, piuttosto stupisce il modo in cui piove: piove un po', cinque minuti, dieci minuti, poi esce il sole. Piove così poco che le gatte non ci fanno quasi caso, cosa vuoi che siano queste quattro gocce. Invece no, non sono quattro gocce ma piove bene, regolare, e tanto: è acqua che bagna, nonostante quel che dicono le gatte. Non è acqua che devasta o inonda, ma qualcosa che sembra mandato apposta dal cielo per far fiorire le piante. Un annaffiatoio, insomma, ma usato da qualcosa o da qualcuno che non ci è dato conoscere. Un annaffiatoio celeste, per il quale le mie piantine ringraziano il Cielo (e mica solo loro, anche tutte le altre erbe che ci sono e che non serve affatto seminare perché fanno tutto da sole). Il che mi riporta all'estate scorsa, quando ero io l'annaffiatore e c'era molto caldo: prendevo l'acqua dal bidone dell'acqua piovana, cominciavo a dare sollievo a qualche piantina che ancora resisteva, ed ecco il gattino dal musetto buffo che mi veniva dietro, e dovevo stare attento a non calpestarlo - ma molto attento davvero, mica si sposta. Il gattino buffo è incuriosito dall'annaffiatoio: da dove viene quell'acqua? Come fa Giuliano (ammesso che lui mi chiami così, e poi chissà come mi chiama e chissà se mi ha dato un nome) a far piovere così bene e così regolare? E, soprattutto: si può toccare? Ci prova, gli piace, poi si spaventa, annusa dove è bagnato, torna da me che mi sono spostato un po' più in là. Lo bagno un pochino, non si sposta: sa già che non fa male, che c'è la pelliccia, e poi con questo caldo che cosa vuoi che sia.

Ma tutto questo succedeva l'anno scorso. Il gattino dal musetto buffo e la sua sorellina timida hanno trovato casa (lontano da qui, nel bergamasco) e a dirla tutta ne sento la mancanza ma non è che posso passare il mio tempo ad allevare gattine timide e gattini dal musetto buffo, anche se l'idea non mi dispiacerebbe. Un anno è passato, vedremo che gattini mi porterà l'anno nuovo (sono già arrivati, a dire il vero, ma la Gatta li tiene nascosti). Per adesso ho qui la loro mamma Ciccetta, e ho anche l'annaffiatoio celeste, che ogni tanto smette e poi riprende; si vede che anche lassù hanno un bidone dell'acqua piovana da cui bisogna attingere ogni tanto. Ma, poi, da dove verrà quell'acqua piovana che hanno lassù? La domanda è di quelle che fanno nascere tante altre domande, e nel dubbio, in attesa di trovare una risposta, mi ritiro con discrezione nei miei appartamenti.

12 commenti:

  1. Che belli questi gatti! E capisco che un po' ti manchino, ma presto ti affezionerai anche ai nuovi arrivati, così, ciclicamente, come le stagioni che ritornano e la certezza di poter sempre contare con l'inseparabile annaffiatoio celeste. :-)

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    1. speriamo tutti che l'annaffiatoio celeste torni! l'anno scorso sono arrivate siccità, grandine e diluvi quasi universali...
      La storia dei gattini è un po' più complessa e drammatica, non so se la racconterò qui ma tutto a lieto fine.

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  2. Che dolce descrizione e che bello leggere anche qualcosa di TUO. Oggi ho avuto una brutta notizia sullo stato di salute del vecchio gattone di mia mamma, e non pensavo mi sarei intristita così intimamente.

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  3. Laura, i miei racconti di animali sono la continuazione di racconti sul mio precedente blog, se digiti deladelmur e il mio nome ci arrivi facilmente. Sulla colonna di destra devi cercare "L'entomologo-Storie naturali".
    Un mio vicino di casa fino a dicembre aveva una gatta di 23 anni! Loro vivono meno di noi, ogni tanto bisogna prenderne atto.

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  4. Quando non citi qualcuno leggo più volentieri
    mia moglie non vuole animali per casa, sarà che gli basto io.
    Ciao e beato te che puoi tenere gatti.

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  5. i gatti sono liberi, non sono miei; per fortuna qui intorno c'è ancora un po' di verde. Sempre di meno, ormai pochissimo.

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  6. Tenero racconto seppur stringato. Mi piace la definizione di annaffiatoio celeste; rende bene.

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  7. l'acqua è la nostra vita, quando piove in questo modo quieto è una benedizione ma noi lo viviamo come un fastidio...

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  8. Che deliziosa pagina-ricordo. Sembra una pennellata, Giuliano. :)

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    1. beh, siamo nel presente :-) è un ricordo solo perché Musetto Buffo e Tilly (la sorellina timida) ormai hanno un'altra casa.
      Se vuoi leggere altro, mando anche te sul mio blog precedente, deladelmur.blogspot.it (nella colonnina di destra, "L'entomologo-Storie naturali" oppure "Il piccolo chimico")

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