lunedì 30 settembre 2019

Sole ingannatore


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Sole ingannatore è il titolo italiano di un film del 1994 diretto da Nikita Mikhalkov, il regista di  Oci ciornie. Una costante, nel film, è proprio la luce solare che illumina esterni solitamente ripresi dall’alto e che inquadra dettagli di interni di una dimora di campagna dell’URSS nei primi anni del governo di Stalin. I colori sono chiari; i personaggi vestono di bianco e tutto, dai volti sorridenti, alle attività amene in cui si intrattengono i membri della famiglia protagonista della vicenda, richiama una sorta di età dell’oro, un tempo senza tempo in cui anche dei carri armati possono essere bloccati da contadini a difesa di un biondissimo campo di grano e rimandati indietro da un eroe di guerra chiamato a vigilare su un piccolo mondo di pace. L’incanto è rotto dall’arrivo di uomo che ritorna nell’ambiente originario dal quale, non per sua volontà,  era stato escluso anni prima e verso cui sembra mantenere un atteggiamento ambivalente, non solo o non sempre nostalgico.
Il film si conclude con l’elevarsi verso il cielo di un enorme telo con l’effigie di Stalin, come il sole in posizione dominante ma su un contesto e su scene molto diverse da quelle iniziali e centrali del film.


Qui il trailer
Qui un post di Gabrilu


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8 commenti:

  1. Ricordo questo filone di film d'autore dei primi anni Novanta, che ho perso quasi tutti.
    Mi piace quando il film rimanda a un significato altro. Registi geniali.

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  2. Ho visto solo recentemente Oci ciornie e Sole ingannatore. E' stata una sorpresa piacevolissima; siamo ormai così assuefatti a pellicole tutte uguali ( di provenienza statunitense, essenzialmente ) che, quando ti capita di guardare film come quelli di Mikalchov, ti sembra un miracolo. Sono film che riescono a smuovere sensibilità e immaginazione intorpidite.

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    1. Per me fu una sorpresa vedere uno dei capitoli del Decalogo di Kieslowski.

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    2. Sì, molto bello il Decalogo. E'un' opera originale; la sensibilità del regista e di chi ha concorso alla realizzazione del film è percepibile fin dal primo fotogramma.

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  3. Questo non ricordo di averlo visto. Ho passato l'adolescenza a bearmi con la cinematografia russa . Sono stata una adolescente molto seria. Ma apprezzo questi capolavori anche oggi. Ci mancherebbe.

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    1. Penso ti farebbe molto piacere vederlo. Spero sia semplice procurarselo ( ma ho qualche dubbio ). A me è stato prestato da un amico che, fortunatamente, aveva risersato in DVD il VHS originale.

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  4. Io ho visto solo Oci ciornie, molto tempo fa, credo quando uscì. Ricordo poco, solo una cosa che mi aveva colpito: il regista vi ha inserito anche un particolare dalla Tarda estate di Stifter: quando il protagonista, per non sciupare un pavimento intarsiato, deve camminare sul bordo con le pattine di feltro. Mi aveva colpito questa contaminazione. Non credo venisse da Cechov. Sole ingannatore non credo che lo guarderò perché mi angoscerebbe troppo.

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  5. I film di Michalkhov sono molto densi dal punto di vista letterario, artistico , musicale. Si ha l’impressione di riconoscere tante cose. Un personaggio di Sole ingannatore mi ha fatto pensare a Oblomov, per esempio. È un film che non riesce a uscirmi di mente. Con molta maestria il regista ti mette di fronte a situazioni drammatiche stemperandole con la poesia e questo, si, commuove intimamente e angoscia sottilmente...

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