domenica 22 settembre 2019

Rattlesnake


(William Blake, 1810, dettaglio Adamo)
Un serpente a sonagli, che mi parla in greco; la cosa strana però non è che parli in greco, ma che parli. Poi lo guardo meglio, e la sorpresa successiva è ancora più strana: chi l'avrebbe mai detto, come vola il tempo, è già passato anche mercoledì e si intravvede la prossima settimana.
Si tratta di una strofa da "The gardener's song" di Lewis Carroll, che fa parte di "Sylvie and Bruno", romanzo dove la domanda fondamentale è: "credete alle fate?". Come Alice, il romanzo è per bambini ma contiene pagine che fanno pensare e che aprono orizzonti inattesi. Lewis Carroll era un matematico, e ogni tanto anticipa le scoperte del Novecento, teoria della relatività compresa: lo fa in Alice, e lo fa anche in "Sylvie and Bruno". La "canzone del giardiniere" è però solo un divertimento, un nonsense, una serie di giochi di parole; ma - attenzione - queste strofe servono al Giardiniere per aprire il cancello che porta al mondo magico, dove Sylvie e il piccolo Bruno (un bambino ancora molto piccolo) vivranno le loro avventure.

He thought he saw a rattlesnake
that questioned him in greek :
he looked again and found it was
the middle of next week.
« The one thing I regret - he said -
is that it cannot speak. »
 
(Lewis Carroll, The Gardener's song, da "Sylvie and Bruno")



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