Anthocaris cardamines è una farfalla
bianca, con le estremità delle ali di colore arancio. Dopo la
cavolaia, ecco un’altra farfalla molto semplice e molto bella da
vedere.
Vive nei prati, ed è una delle prime
farfalle ad apparire quando finisce l'inverno; Gozzano le dedica una poesia di 81 versi (la
più breve di questo ciclo) con citazioni da Heine (la quinta
stagione, non ancora primavera e non più inverno). Per Gozzano,
questa farfalla è l’annuncio della Primavera.
La Primavera non è giunta ancora,
ma l'Antòcari vola e il cuore esulta!
La messaggiera della Primavera
è timida, sfuggevole alle dita,
cosciente di sua fragilità;
quasi non vola, s'abbandona al vento (...)
(versi 46-50)
Visita i fiori, intepidisce il regno
per le grandi farfalle che verranno,
poi, giunta al varco della vita breve,
congeda il Marzo, volgesi all'Aprile:
Aprile! Marzo andò: tu puoi venire!...
(finale, pag.272)
(le immagini vengono dal sito di Luciana Bartolini, che è molto bello e ricchissimo di fotografie; si tratta sempre di Anthocaris Cardamines, quello colorato è il maschio, quella bianca e nera è la femmina)
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