lunedì 27 febbraio 2017

Le farfalle di Gozzano ( I )


1.
La raccolta di “epistole entomologiche” di Guido Gozzano comincia con le vanesse, che sono tra le più belle delle nostre farfalle. Si riconoscono dal bordo caratteristico delle ali, e i loro bruchi si nutrono di piante che noi consideriamo cosa da poco, oppure dannose e fastidiose: il cardo, le ortiche. Eliminando queste comunissime piante, magari con i diserbanti, ci priviamo della vista di queste magnifiche vanesse, e so che a molti non importa ma rimane comunque un peccato.
Il titolo completo della raccolta è “Le farfalle”, con dedica ad Alba Nigra; alcune di queste poesie furono pubblicate sulla rivista “La Grande Illustrazione” nel 1914.
“Storia di cinquecento Vanesse” è composta di 91 versi, dove però alle vanesse è dedicato poco spazio, poco più di un accenno, e il vero corpo della poesia è dedicato all’ambiente accademico, con riferimenti a persone e fatti privati che oggi necessitano molto più delle note del curatore per essere comprese. Peccato, perché le Vanesse sono farfalle bellissime, tra le più belle in assoluto. Ne riporto qui l’inizio:

Storia di cinquecento Vanesse
Come dal germe ai suoi perfetti giorni
giunga una schiera di Vanesse; quali
speranze buone e quali fantasie
la creatura per volar su nata
susciti in cuore di colui che sogna
col suo lento mutare e trasmutare,
la meraviglia delle opposte maschere,
la varia grazia delle varie specie,
in versi canterò... Non vi par egli,
io non vi par egli d'essere in Arcadia?
(pag.245)



(le immagini vengono dal volume "Enciclopedia illustrata delle farfalle" di V.Stanek, edizioni Accademia 1979)

(1. segue)

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