1.
La raccolta di “epistole
entomologiche” di Guido Gozzano comincia con le vanesse, che
sono tra le più belle delle nostre farfalle. Si riconoscono dal
bordo caratteristico delle ali, e i loro bruchi si nutrono di piante
che noi consideriamo cosa da poco, oppure dannose e fastidiose: il
cardo, le ortiche. Eliminando queste comunissime piante, magari con i
diserbanti, ci priviamo della vista di queste magnifiche vanesse, e
so che a molti non importa ma rimane comunque un peccato.
Il titolo completo della raccolta è
“Le farfalle”, con dedica ad Alba Nigra; alcune di queste poesie
furono pubblicate sulla rivista “La Grande Illustrazione” nel
1914.
“Storia di cinquecento Vanesse” è
composta di 91 versi, dove però alle vanesse è dedicato poco
spazio, poco più di un accenno, e il vero corpo della poesia è
dedicato all’ambiente accademico, con riferimenti a persone e fatti
privati che oggi necessitano molto più delle note del curatore per
essere comprese. Peccato, perché le Vanesse sono farfalle
bellissime, tra le più belle in assoluto. Ne riporto qui l’inizio:
Storia di cinquecento Vanesse
Come dal germe ai suoi perfetti giorni
giunga una schiera di Vanesse; qualisperanze buone e quali fantasie
la creatura per volar su nata
susciti in cuore di colui che sogna
col suo lento mutare e trasmutare,
la meraviglia delle opposte maschere,
la varia grazia delle varie specie,
in versi canterò... Non vi par egli,
io non vi par egli d'essere in Arcadia?
(pag.245)
(le immagini vengono dal volume "Enciclopedia illustrata delle farfalle" di V.Stanek, edizioni Accademia 1979)
(1. segue)
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