4. Parnassius Apollo
Parnassius Apollo è una farfalla
bianca, molto bella, che Guido Gozzano definisce “simbolo delle
Alpi” all’inizio di una poesia lunga 105 versi, ad essa dedicata.
Il genere Parnassius è
paradisiaco già nel nome scientifico, scelto da Carl von Linné nel
'700; la specie scelta da Gozzano, "Parnassius Apollo L.",
si trova anche in Italia ma bisogna andare in montagna, intorno ai
mille metri d'altitudine.
La poesia di Gozzano (la definizione
corretta è “epistola”) non mi sembra delle più felici, io la
trovo un po’ troppo enfatica ma potrebbe essere solo una mia
impressione.Mi piacciono soprattutto questi due versi:
e bene intende il sorgere dei miti
nei primi giorni dell'umanità;
Voi contemplate, amica, la farfalla
infissa da molt'anni. Ben piú dolce
è meditarla viva nel suo regno.
La rivedo con gioia ad ogni estate; (...)
(versi 62-66)
Il volo stanco, ritmico, diverso
dall'aliar plebeo delle pieridi,
ha un che di malinconico e s'accorda
mirabilmente con la gamma chiara
dell'alte solitudini montane.
E il poeta disteso sull'abisso,
col mento chiuso tra le palme, oblia
la pagina crudele di sofismi,
segue con occhi estatici il Parnasso
e bene intende il sorgere dei miti
nei primi giorni dell'umanità;
pensa una principessa delle nevi
volta in farfalla per un malefizio...
(finale, pag. 264)
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