A iatta
Appena avi vogghia di iucari
a iatta
sattisa tutta e sallicca,
salliscia,
si intrufulia ammenzu a li iammi comu
fussi un desiderio,
na vogghia
ca ti veni a truvari.
Iu fazzu finta di nenti
che a darle attenzione poi
non ta scuddurii chiù,
su idda non voli.
Continuo a scrivere e a santificari.
Ad ammuttari u tempo, l'anni.
Continuo.
a iatta
sattisa tutta e sallicca,
salliscia,
si intrufulia ammenzu a li iammi comu
fussi un desiderio,
na vogghia
ca ti veni a truvari.
(Arthur Heyer, 1915) |
che a darle attenzione poi
non ta scuddurii chiù,
su idda non voli.
Continuo a scrivere e a santificari.
Ad ammuttari u tempo, l'anni.
Continuo.
(La Gatta. Appena ha voglia di giocare
la gatta si prepara tutta e si lecca, si liscia, si intrufola in
mezzo alle gambe come fosse un desiderio, una voglia che ti viene a
trovare. Io faccio finta di niente, che poi a darle retta non te la
togli più di torno, se lei non vuole. Continuo a scrivere e a
imprecare. A spingere avanti il tempo, gli anni. Continuo.)
note di Dario D'Angelo:
1) "sattisa": si prepara - ma non è una traduzione precisa 2) santificari: quasi bestemmiare 3) "ammuttari". spingere, fare andare avanti.
1) "sattisa": si prepara - ma non è una traduzione precisa 2) santificari: quasi bestemmiare 3) "ammuttari". spingere, fare andare avanti.
(per chi fosse curioso, è il
dialetto di Catania; Dario lo definisce "catanese maccheronico")
Bellissima!:-)
RispondiEliminaun autentico Dario D'Angelo :-)
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaprima o poi ritroveremo anche u scecco. Chissà dove è finito...
Elimina:-)