Sembra una banalità, o magari un
discorso strano (così strano che non lo inizio mai, so già come mi
guardano se tocco questo tasto), ma l'auto ecologica è una
contraddizione in termini, ed è triste constatare che l'aggettivo
"ecologico" sia diventato solo un espediente del marketing.
Ti compri un'auto nuova e sei ecologico: ma non è vero, se ci pensi
solo un attimo ti accorgi che non può essere vero.
Provo a mettere qui qualche spunto di
riflessione, giusto per provare a pensare almeno un po' a cosa
succede. Di solito mi chiedono "e allora tu cosa vorresti fare",
ma io non sono nessuno e non posso farci niente, solo vorrei che
almeno se ne parlasse. Comunque sia: 1) Le buche nelle strade, tutti
si lamentano ma nessuno pensa a cosa succede: anche volendo sorvolare
sulle più che probabili truffe degli asfaltatori (l'utilizzo di
materie prime scadenti, per esempio), va detto che il traffico
aumenta da decenni in maniera esponenziale. Non solo le auto sempre
più grosse e pesanti (i suv) ma anche i Tir che riforniscono i
centri commerciali, i furgoni delle consegne a domicilio (ci avete
mai pensato? tutti incensano il commercio on line, ma poi le consegne
le fanno con i furgoni, e sono tanti, e anche molto aggressivi). 2)
I ponti che crollano: non è solo l'invecchiamento del cemento
armato, c'è anche il traffico più che raddoppiato rispetto a quando
furono progettati. Molte più auto, sempre più grosse e pesanti, e
molti tir e furgoni. 3) I camper: chi usa un camper passa per un
amante dell'ecologia, ma avete mai fatto caso a quanto è grande un
camper? Ricordo racconti di camperisti o roulottisti che si vantavano
di essere passati su stradine strette di montagna, magari in Sardegna
o in Corsica... 4) Il motocross e anche il ciclocross, stesso
discorso. Una persona sola, o magari due, possono anche tagliare per
i boschi; ma se ci si fanno le gare, che fine fa il bosco, o il
prato? 5) I parcheggi: qui in paese si sono lamentati per i
parcheggi fuori dalla scuola elementare, ed è ovvio che tutti siamo
in difficoltà e vorremmo trovare parcheggi più facili, però basta
un piccolo calcolo per capire che si tratta di trecento o
quattrocento auto che ogni giorno al termine dell'orario scolastico
convergono in quel punto preciso. Che si fa, un paese tutto di
parcheggio? Per fare il parcheggio attuale sono state demolite tre
villette con giardino e un'area coltivabile, ma ancora non basta. 6)
I fuoristrada sono benemeriti se usati dalle poche persone che ne
hanno veramente bisogno, guardaboschi, pompiere, ambulanze; se ne
passa uno ogni tanto non succede quasi niente, se ne passano decine o
centinaia arrivano le frane. E poi, non è detto che queste "super
automobili" servano sempre: lo spettacolo dei suv buttati là
dalle mareggiate o dalle recenti alluvioni fa impressione.
Eccetera, di esempi se ne potrebbero
fare tanti altri: per esempio la Strada Regina sul lago di Como, dove
c'erano delle case (case d'altri tempi) che rallentavano il traffico,
a dire degli automobilisti. Oggi quelle case sono state abbattute, la
strada è stata allargata, ma gli intasamenti ci sono lo stesso,
basta poco sulla Regina per fare fermare tutto. Le frane, per
esempio. Forse quelle case erano lì per dirci che avere la Regina
era giù un miracolo, o un lusso: sulle sponde del lago, di là la
ripa scoscesa della montagna, di qua la ripa scoscesa che porta al
lago, con magari la cascatella in mezzo e i massi sospesi tenuti
fermi dalle reti (chi ci è passato lo sa, suggestivo ma anche da
brividi). Se poi ci facciamo passare anche i suv e i tir...
Ecco, questo è il discorso che avrei
voluto iniziare tante volte. So già che poi mi dicono, con una
smorfia sarcastica, "ma allora tu cosa vorresti fare?". Non
lo so, io non sono nessuno e non ho suggerimenti da dare, al massimo
- così passo davvero per matto, lo so già - posso suggerire di
leggere l'ottocentesco Samuel Butler, che in "Erewhon", nei
capitoli intitolati "Il libro delle macchine" aveva già
capito tante cose. (qui)
(il disegno è di John Falter, la foto era on line senza indicazioni sull'autore)
(il disegno è di John Falter, la foto era on line senza indicazioni sull'autore)
Il cambiamento sociale dovrebbe essere radicale se vogliamo pensare ad un futuro vivibile per tutti. Radicale! I cambiamenti radicali fanno paura, si fa TUTTO per evitarli. Quindi ... tutti tranquillamente in automobile e chi se ne frega del futuro. Pensarci fa bua.
RispondiEliminala Natura si è già ripresa 200 Km di strade, in Veneto...e tutto in pochi giorni. Fa poi una gran rabbia vedere cosa è successo in Sicilia con la villetta abusiva sul letto del torrente (12 morti), così come a Rigopiano la nevicata dell'anno scorso. Intanto, i responsabili dei tre megacondoni edilizi vanno in tv a dare lezioni su come si deve fare (dico Tajani, la Lega tutta, gli ex missini) (il Po ha tenuto, fino ad ora)
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