lunedì 5 marzo 2018

Disgelo

(fa ancora freddo, e si annunciano tempi molto difficili per noi tutti,
difficili come non lo erano da settant'anni. L'inverno, però, sta comunque per finire.)


Franz Schubert, Am Bach im Frühling  (un clic sul titolo del lied per l'ascolto )

Hai appena spezzato la crosta gelata,
e scorri felice e libero ora.
L'aria soffia nuovamente mite,
l'erba e il muschio tornano nuovi e verdi.
Solitario, con animo dolente,
come facevo una volta, mi avvicino alle tue onde.
La terra intorno è tutta fiorente,
ma non ne viene alla mia anima nessun conforto.
Qui mi porta sempre un identico vento,
nessuna speranza allieta il mio cuore,
tranne un fiore che ho appena trovato:
azzurro, come il ricordo che rifiorisce.

(testo di Franz von Schober, musica di Franz Schubert)



(Wilhelm Hammershoei 1896)


Am Bach im Frühling

Du brachst sie nun, die kalte Rinde,
Und rieselst froh und frei dahin.
Die Lüfte wehen wieder linde,
Und Moos und Gras wird neu und grün.
Allein, mit traurigem Gemüte
Tret' ich wie sonst zu deiner Flut.
Der Erde allgemeine Blüte
Kommt meinem Herzen nicht zu gut.
Hier treiben immer gleiche Winde,
Kein Hoffen kommt in meinem Sinn,
Als daß ich hier ein Blümchen finde:
Blau, wie sie der Erinn'rung blühn.

     (Franz von Schober, music by Franz Schubert)



4 commenti:

  1. Bellissimo Lied! Romanticismo di qualità: quello che ci vuole per consolarsi quando tiri su le tapparelle alla mattina e vedi tutta quella neve sotto il cielo bigio e guardi su google il risultato delle elezioni e vedi un cielo ancora più bigio.
    Anche il dipinto mi piace molto. Ricorda un po'il Paesaggio invernale di Brueghel, ma più intimistico e cupo.
    Be', grazie, e su con la vita (io non credo ai parallelismi. Quello che verrà sarà sicuramente poco piacevole, ma diversamente poco piacevole rispetto a settant'anni fa; e in ogni caso bisogna farci i conti :-)

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    1. è uno dei miei preferiti in assoluto, quello che più spesso mi torna in mente. Hans Hotter è stato uno dei più grandi cantanti per i Lieder, una voce enorme che sa piegarsi a dolcezze inaspettate. Gerald Moore è IL pianista accompagnatore per eccellenza - ma forse lo sapevi già, in ogni caso è utile ricordarlo per chi passa di qui e non conosce questa musica.

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  2. Tutto rinasce e invita alla gioia ma il poeta è triste e non riesce a partecipare a questo bellissimo fenomeno, nemmeno un bel ricordo lo rincuora e rallegra. I tedeschi sono sempre espressionisti.

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