Eduard Manet, Il porto di Calais |
Vi era un che di sorprendente nel modo in cui tra il mio vecchio amico e la nostra nuova conoscenza si era stabilita una così eccellente intesa. Erano infatti uno l'opposto dell'altro: una delle due personalità si estendeva per il lungo, l'altra per il largo, e questo in sé sarebbe stata sufficiente per un divario incolmabile. Marlow, alto e dinoccolato, un insieme composito di sfumature di marrone, senza la minima traccia di appariscenza, aveva uno sguardo velato, affilato, il portamento neutro e l'irritabilità segreta che si accompagnano a una predisposizione alla congestione del fegato. L'altro, compatto, aveva membra forti e solide; pareva copiosamente dotato di organi sani (...). Non ci si sarebbe aspettati di trovare il minimo accordo tra i temperamenti di due organismii del genere. Ho notato però tratti profondamente somiglianti fra i laici che vivono a bordo di navi e religiosi riuniti nei monasteri. Dev'essere perché servire il mare e servire un tempio portano entrambi a un distacco dalle vanità e dagli errori del mondo che non segue alcuna regola ferrea. Nel loro modo di considerare le cose terrene, gli uomini di mare si intendono benissimo tra loro, giacchè la semplicità è una buona consigliera e l'isolamento un educatore passabile. Essi hanno tutti in comune una disposizione d'animo composta di innocenza e scetticismo, cui si aggiunge una inaspettata capacità di intuire le motivazioni, tipica degli spettatori disinteressati a una partita.
Joseph Conrad, Il caso, ed. Adelphi
traduzione di Richard Ambrosini
Romanzo di Conrad che non conoscevo. Brano molto bello soprattutto il suo finale e, in particolare, quel “disposizione d'animo composta d'innocenza e scetticismo”, sintesi, per me, di ogni reale autenticità. Comunque mi accorgo sempre di più che Conrad era un grande indagatore di anime.
RispondiEliminaGrazie per la scoperta e un caro saluto.
Non ho ancora terminato di leggere il romanzo ma la parte finale della sequenza che ho riportato mi è piaciuta così tanto che non potevo non condividerla con gli amici di blog:-)
RispondiEliminaE' comunque un romanzo di impianto ottocentesco con perle disseminate nell'ordito..
Un caro saluto e grazie ! :-)
Questo blog è interessantissimo. Davvero unico. Mi manca questo romanzo di Conrad...provvederò
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento e per essere passato di qui.
RispondiEliminaIl romanzo ha delle figure e degli ambienti che non si dimenticano facilmente, sebbene non sia forse l'opera più riuscita di Conrad..
:-)