Suddiviso in quattro parti, descrive il viaggio del protagonista, Watt, verso e nella casa del signor Knott, dove diventa il domestico solitario del padrone e sostituisce Arsene che pronuncia un lungo monologo d 'addio alla fine della prima parte. Nella seconda, Watt si sforza di trovare senso alla vita nella casa del signor Knott, avendo provato una grande preoccupazione durante la visita degli accordatori di pianoforte Galls, padre e figlio, e tra altri episodi, per un contenitore misteriosamente resistente alle lingue. Nella terza parte (narrata da un certo Sam) Watt è in reclusione, la sua voce mascherata oltre il limite dell'identificazione, mentre il racconto parte per tangenti fantastiche come la storia del resoconto di Ernest Louit al comitato della vecchia università di Beckett, il Trinity College a Dublino, su un viaggio di ricerca nell'Irlanda occidentale. La quarta parte è la più breve e mostra Watt che arriva in una stazione ferroviaria da dove, nella distorta cronologia del romanzo, si mette in viaggio verso il ricovero che ha già raggiunto nella terza parte.
Ma poi consiglio subito di andare a
leggersi il libro, si fa un po' fatica ma ne vale la pena: per
esempio per ritrovare queste magnifiche rane.
(Samuel Beckett, Watt - pag.140 ed.Sugarco 1994, traduzione Cesare Cristofolini)
(avrei dovuto trascrivere tutto come si
deve, lo so; ma la paura di fare errori nella partitura mi ha
consigliato la scansione della pagina) (facendo clic si legge tutto
meglio, i musicisti potranno divertirsi a ricreare il ritmo)
(la vignetta è della Settimana
Enigmistica, un po' taroccata però)
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