Soave sia il vento
tranquilla sia l'onda
ed ogni elemento
benigno risponda
ai vostri desir...
E' una partenza finta, una farsa; i due
innamorati fingono di partire per la guerra (c'era sempre una guerra
in corso, in tempi meno fortunati della seconda metà del Novecento)
ma, per l'appunto, stanno solo fingendo. Sulla banchina del porto, a
salutarli, le due dame ferraresi a loro fidanzate e ignare della
farsa; e don Alfonso, loro amico, che invece non solo lo sa, ma ha
organizzato tutto.
Un
terzetto che occupa il tempo di una canzone (anche meno), ma che è
uno dei momenti più grandi e più profondi di tutta la storia della
musica: testo di Lorenzo Da Ponte, musica di Mozart. L'opera è Così fan tutte (1790). (qui per l'ascolto)
Bello il testo e gran bella musica hai scelto. L'allestimento scenico è di Mauro Pagano che è stato uno dei grandi scenografi e costumisti italiani degli anni '80 (ahimé è morto se non sbaglio nel 1988). In quegli anni avevo conosciuto un amico scenografo compagno di studi di Mauro Pagano e quell'allestimento l'ho visto qualche anno dopo.
RispondiEliminaBel post e un salutone
sì, dirigeva Muti, regia di Michael Hampe, giugno 1983 (c'ero, in loggione come sempre). Ho cercato l'edizione Karajan-Schwarzkopf-Merriman-Bruscantini perché ci sono delle autentiche meraviglie, peccato solo per la registrazione ancora pre-hifi...
EliminaE guarda quella scenografia così maestosa, mirabile.
RispondiEliminaQuanto è bello il teatro...
era un incanto, così come il Simon Boccanegra (Abbado-Strehler-Frigerio: cerca le immagini in rete, basta anche la copertina del disco). Così fan tutte si svolge a Napoli, nel caso che non ci avessi pensato: la luce è quella, Napoli nel '700 :-)
EliminaPensa quindi che lavoro accurato. Rifare la luce di quella Napoli.
EliminaQuanto mi manca questa attenzione verso le cose. Siamo in piena decadenza.
oggi all'Opera fanno regie che non condivido nella maniera più assoluta. Forse perché nel mio piccolo sono un po' anch'io un autore, penso che l'autore vada sempre rispettato. Le libertà ci stanno, s'intende, ma il regista non deve mai sovrapporsi all'autore; invece c'è chi pensa di essere autore ma autore non è. Va beh, discorso troppo lungo. Ti lascio con questa meraviglia di tre minuti :-)
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