venerdì 12 aprile 2019

Farsi celacanto

Da " I nomi epiceni" di Amélie Nothomb   ed. Voland   ( qui )

dipinto di Felice Casorati





...un grande freddo si impossessò di lei. Esiste un pesce chiamato celacanto che ha il potere di spegnersi per anni se il suo biotopo diventa troppo ostile: si lascia vincere dalla morte aspettando le condizioni per la resurrezione. Senza saperlo, Epicène ricorse allo stratagemma del celacanto. Compì
quel suicidio simbolico che consiste nel mettersi tra parentesi. Un assassinio invisibile molto più frequente di quanto non si creda.

15 commenti:

  1. il celacanto è un pesce molto grosso, sui due metri di lunghezza, vive nell'Oceano Indiano ed è famoso perché fu pescato solo negli anni '30, con grandissima sorpresa: è un pesce che si credeva estinto da un'eternità, lo si conosceva solo per via dei fossili ma nessuno pensava che ne esistessero ancora. Invece, c'erano ancora.
    Probabilmente è il primo che fu definito "fossile vivente"...

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    1. Grazie per la precisazione:-)
      Hai notato che il testo ha qualcosa a che fare con una poesia di Biagio Marin che hai pubblicato qualche tempo fa qui? Mi sono ispirata al verso "Stâ fermi e fasse palo" per il titolo...

      :-)

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  2. Caspita nonne sapevo nulla. Che vicende appassionanti e suggestive.

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  3. Non conosco molto questa autrice, non ho mai letto molto di leri ma grazie a questo post vedrò di recuperare terreno
    Un salutone

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    1. E' un'autrice di cui ho letto tutto, cosa non difficile da fare perchè i suoi scritti, più che veri e propri romanzi, sono abbozzi; lo sviluppo arrativo è essenziale. Mi piace però molto lo stile della Nothomb, un po' caustico, un po' fantastico, surreale. Prova a conoscerla iniziando da "Le Catilinarie" oppure da "Mercurio".
      Un caro saluto!
      :-)

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  4. Molto interessante questo celacanto, che potrebbe prestarsi (se vuole) anche a qualche metafora politica. Interessante autrice la Nothomb.

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  5. È un atteggiamento che si presta a essere adottato in più contesti, hai ragione. L ‘importante è svegliarsi, ad un certo punto, dal torpore, soprattutto in ambito politico!
    Ciao, Ally:-)

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  6. Mi hai incuriosito. Chissà che non scocchi una scintilla simile a quella di Gary (per la quale scintilla non ti sarò mai abbastanza grato)... anche se certe magie, certe scoperte esaltanti, sono quasi irripetibili.
    Un abbraccio, cara amica.

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  7. Ti piacerebbe forse per il tono non per la costruzione narrativa che è davvero elementare...
    Affettuosissimi saluti, Nick caro!

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  8. Nel frattempo, sperando di non risultare invadente, incollo anche qui il mio "comunicato stampa" di questi giorni. Anche se molto probabilmente saprai già... :)
    Finalmente ho dato alla luce il mio romanzo più bello, quello più apprezzato dalla grande editoria, che trovò come unica scusa per non pubblicarlo il suo essere “troppo trasgressivo”. Comico ed eccessivo come Bukowski, malinconico e crepuscolare come “Dissipatio H.G.”, destabilizzante e provocatorio come solo la vera arte sa essere, forse il suo destino è sempre stato, fin dall’inizio, quello di venire autoprodotto. O rischiava di uscire postumo.
    Impossibile dire se sia un libro più disperato o più divertente: stavolta più che mai condurrò i miei lettori per mano nei territori del tragicomico assoluto.
    Cartaceo (208 pagine) o e-book, SOLO su AMAZON. (Con possibilità di ampio assaggio gratuito).
    E perdonami per lo spamming, ma in questa fase devo per forza essere l’Ufficio Stampa di me stesso. Grazie per l’attenzione. Ciao!
    https://www.amazon.it/dp/1092903267

    p.s. Baci8 :)

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  9. Si, Nick! Non potrei privarmi mai di un tuo scritto! Un grande abbraccio :-)

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