Sigfrido, poco più che adolescente,
sta per affrontare il drago; prima dell'impresa, rimasto da solo,
ascolta le voci della foresta. Il sangue del drago, da lui ucciso,
gli permetterà poi di capire le voci degli animali e della Natura.
Un uccellino nel bosco lo avverte di quello che gli sta per succedere
e dei pericoli da evitare, fin da subito. Sigfrido può dunque
inoltrarsi da solo nella vita.
Bel quadro, carino. Bella anche le scelte della musica. Fra il 1988 e il 1992 sono andato più volte a Bayreuth ed ho visto varie opere di Wagner fra cui il ciclo dell'Anello del Nibelungo. Questo post è stato per me un piccolo tuffo all'indietro, ma comunque gradito.
RispondiEliminaUn saltuone e alla prossima
sì, il quadro non c'entra nulla :-) Shishkin è un vedutista russo, ci ha lasciato dei bei dipinti di boschi e di alberi. Però mi piace l'accostamento con la musica.
RispondiEliminaNon sono mai stato a Bayreuth, devo anche dirti che Wagner lo ascolto più volentieri in forma di concerto, perché poi con la messa in scena saltano sempre fuori di quelle cose... (il fanciullo Siegfried, poi ascolti voci come quella di Suthaus e vedi fisici come quello di Melchior...) (eccetera)
Sul mio vecchio blog deladelmur ho lasciato una "wagneriana" in più puntate, all'epoca ero molto più ferrato ma adesso mi è toccato andare a guardare per sapere se il mormorio della foresta viene prima o dopo l'uccisione del drago.