Nel museo del violino di Cremona, c’è, oltre al bellissimo
auditorium, uno spazio circolare di contenute dimensioni in cui è possibile un’esperienza
d’ascolto insolita; l’impressione è che la fonte della musica non sia esterna ma
che si sviluppi a partire da un centro, il proprio.
Egon Schiele, Ritratto di Anton Webern |
Non conoscevo il brano che veniva diffuso nel momento in cui sono entrata in questo spazio; l’ho trovato subito bellissimo, così, una
volta fuori dal museo, l’ho cercato e ascoltato ancora. L’autore è Anton Webern
e il titolo è Langsamer Satz (Tempo
lento). In un programma di sala della
Fenice reperito in rete ho letto che l’opera rimase sconosciuta
fino ai primi
anni Sessanta e che Webern la
compose traendo ispirazione dal sentimento provato per la
cugina Wilhelmine Mörtl che
più tardi divenne
sua moglie. In una pagina di diario Webern registra così il suo stato d’animo:
camminare per sempre
così, persi tra i fiori, accanto alla mia amata, e sentirsi totalmente in
armonia con l’universo, senza preoccupazioni, liberi come l’allodola nel cielo
sopra di noi…
Qui Langsamer Satz
Qui una lettura dell’opera
Bello quello spazio, l'ho visitato di recente e gran bella musica hai scelto complimenti. Quella sala offre una bella e insolita esperienza da provare.
RispondiEliminaBuona pasqua e pasquetta
Un saltuone
Si, gli altoparlanti distribuiti su tutta la volta concava creano un effetto notevole. Grazie per gli auguri che ricambio !
EliminaQuindi non era solo un musicista ma anche un buon disegnatore, non lo conoscevo, bisogna che m'informi, ciao e grazie.
RispondiEliminaNon so se Webern amasse disegnare. Cosa te lo ho fatto pensare? Il disegno che ho pubblicato è di Egon Schiele!
EliminaAvevo letto a rovescio, il disegno è di Schiele il decoratore
Elimina:-)
RispondiEliminap.s.
RispondiEliminaSchiele decoratore? Perchè vuoi ridimensionarlo?
A me non pare un artista, però se altri lo ritengono tale...
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