martedì 30 ottobre 2018

Ove le ninfe ognor cacciano belve

(immagine reperita in rete )

Altri fiumi, altri laghi, altre campagne
sono là su, che non son qui tra noi;
altri piani, altre valli, altre montagne,
c'han le cittadi, hanno i castelli suoi,
con case de le quai mai le più magne
non vide il paladin prima né poi:
e vi sono ample e solitarie selve,
ove le ninfe ognor cacciano belve
.

Ludovico Ariosto, Orlando furioso, XXXIV, 72

2 commenti:

  1. A proposito di ninfe che cacciano belve:

    Diana, mentr'era in una spessa selva
    (E molte belve già aveva atterrate),
    Prendeva il fresco, e Ninfe avea d'attorno.
    Io andavo pensierosa e non badavo

    Dove mi andassi, quando udii una voce
    Che mi chiamava: "O Ninfa sbigottita,
    Perché non volgi i passi verso Diana?"
    E non vedendo arco né faretra,

    "Che è stato, compagna, sulla strada,
    Che di arco e di frecce ti ha privata?"
    Mi animai, risposi, ad un passante;

    Contro lui le mie frecce invano volsi
    E l'arco appresso - ma ferite tante
    Fece in me quello quando li raccolse.

    Louise Labé, Sonetti (1555)

    (Oggi sto spedendo in giro sonetti d'amore del Cinquecento. Sarà il tempo)
    Buone piccole vacanze dei Morti :-)

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  2. Una ninfa innamorata, se ho ben interpretato il senso. Avrebbe dovuto rimanere accanto alla fredda e casta Diana ma, in tal caso, questo bel sonetto non avrebbe avuto motivo di essere composto.
    Grazie! Non conoscevo questa poetessa lionese.
    :-)

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