(immagine reperita in rete ) |
Altri fiumi, altri laghi, altre campagne
sono là su, che non son qui tra noi;
altri piani, altre valli, altre montagne,
c'han le cittadi, hanno i castelli suoi,
con case de le quai mai le più magne
non vide il paladin prima né poi:
e vi sono ample e solitarie selve,
ove le ninfe ognor cacciano belve.
A proposito di ninfe che cacciano belve:
RispondiEliminaDiana, mentr'era in una spessa selva
(E molte belve già aveva atterrate),
Prendeva il fresco, e Ninfe avea d'attorno.
Io andavo pensierosa e non badavo
Dove mi andassi, quando udii una voce
Che mi chiamava: "O Ninfa sbigottita,
Perché non volgi i passi verso Diana?"
E non vedendo arco né faretra,
"Che è stato, compagna, sulla strada,
Che di arco e di frecce ti ha privata?"
Mi animai, risposi, ad un passante;
Contro lui le mie frecce invano volsi
E l'arco appresso - ma ferite tante
Fece in me quello quando li raccolse.
Louise Labé, Sonetti (1555)
(Oggi sto spedendo in giro sonetti d'amore del Cinquecento. Sarà il tempo)
Buone piccole vacanze dei Morti :-)
Una ninfa innamorata, se ho ben interpretato il senso. Avrebbe dovuto rimanere accanto alla fredda e casta Diana ma, in tal caso, questo bel sonetto non avrebbe avuto motivo di essere composto.
RispondiEliminaGrazie! Non conoscevo questa poetessa lionese.
:-)