Fa la neve sulle foglie
e sulle penne degli uccelli
che vengono a battere nei vetri
per domandare qualcosa;
tutti i mobili della casa
scricchiolano,
come se mangiassero sementi.
(Tonino Guerra, a Mosca con Tarkovskji)
(da "Piove sul diluvio",
1977; trascritta da "Scrittori per un anno" di Rai Storia)
(la foto è di Tonino Guerra,
scattata nella sua casa di Mosca e presa dal documentario citato)
Che bella scelta che hai fatto. Tonino Guerra che scrive nel 1977 è di un poetico semplice ma bello con quel bianco e nero di fondo...
RispondiEliminaun salutone
l'originale è nel dialetto romagnolo delle parti di Guerra, ma è lui stesso a tradurla. Il documentario è bello, chissà se è disponibile nelle teche o su Raiplay...
EliminaTarkovskij era vicino di casa di Guerra, a Mosca (la moglie di Guerra è russa), da lì nacque la loro collaborazione
Pensa te, avere come vicino di casa niente meno che Tarkovskij...
RispondiEliminaE pensa te, scrivere poesie in dialetto romagnolo a Mosca...
EliminaGuerra era già molto famoso, nell'ambiente del cinema, per le collaborazioni ventennali con Antonioni e Fellini e tanti altri. Tarkovskij, dopo Andrej Rublev, Solaris e Lo specchio, stava girando Stalker.
Eliminaper Guerra e per Zavattini provo un'autentica invidia, oltre che ammirazione. Però mi piaceva stare in laboratorio, e in fabbrica - che nostalgia (e che tristezza)
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