(Manet, 1876) |
Liza: - (...) mamma, sentite, suonano le dodici, per voi è ora di prendere la medicina.
- E' venuto il dottore - annunciò una
cameriera comparendo sulla soglia.
La vecchia si sollevò e si mise a
chiamare il cagnolino: « Zemirka, Zemirka, vieni almeno tu con me».
L'orribile vecchio piccolo cagnuzzo che era Zemirka non obbediva, e
si ficcò sotto il divano dov'era seduta Liza.
- Non vuoi? Allora anch'io non ti
voglio. Addio, padre mio, non so il vostro nome e patronimico, -
disse rivolgendosi a me.
- Anton Lavrentevic...
- Be', fa lo stesso, mi entra in un
orecchio e mi esce dall'altro. (...)
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