domenica 6 ottobre 2019

A Kronborg non si sogna


( fonte )

Seduta accanto alla finestra, guardava lo stretto di Øresund, che per la prima volta da quando viveva in Danimarca era ghiacciato e coperto di neve.
Spesso la neve vorticava in banchi sottili sopra il ghiaccio, ed era molto bello. Aveva deciso che il turbinare della neve sul ghiaccio era bello. Non c'era più molto che apparisse bello, in quel Paese. In realtà, tutto era brutto, di un grigio glaciale e ostile, ma si aggrappava a ciò che poteva essere bello. Almeno ogni tanto, come in quell'unico pomeriggio in cui il sole era comparso per qualche istante e aveva reso tutto, sì, bello.
Ma le mancavano gli uccelli. Aveva imparato ad amarli ancora prima di conoscere Struensee, quando rimaneva sulla spiaggia e li vedeva "avvolti nei loro sogni"- era quella l'espressione che aveva usato più tardi raccontandolo a Struensee - e li vedeva ogni tanto alzarsi in volo e scomparire nella nebbia stagnante sull'acqua. Immaginare che gli uccelli sognassero era diventato molto importante: avevano segreti e sognavano e potevano amare, come anche gli alberi potevano amare, e gli uccelli "nutrivano aspettative" e speranze, poi all'improvviso si alzavano in volo e frustavano con la punta delle ali la superficie grigia di mercurio, e scomparivano verso qualcosa. Qualcosa, un'altra vita.
Era bello poter pensare così.
Ma adesso non c'erano uccelli.
Questo era il castello di Amleto (...)
La prima volta che aveva visitato Kronborg, il castello le era parso immenso. Ora non le sembrava più immenso. Era solo una storia spaventosa in cui lei stessa era imprigionata.

Per Olov Enquist, Il medico di corte 
Ed. Iperborea ( qui )

11 commenti:

  1. Molto bello, e triste, La consolazione è appesa a un filo.

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  2. Il passo è tratto da un romanzo che, andando avanti nella lettura, mi ha preso sempre più. I personaggi sono ben delineati, così come le relazioni che si stabiliscono tra loro. A essere rinchiusa nel castello di Kronborg è la regina di Danimarca, moglie di Cristiano VII, vittima di intrighi di corte e del suo spirito libero.

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  3. Autore per me sconosciuto, ma ha un bel modo di scrivere. Tempo fa sono stato in Danimarca (ma ero un po' più giovane di oggi) e gli ambienti e la natura me li ricordo bene. Li ritrovo nelle parole che hai postato. Il sole ha una angolazione particolare a quelle latitudini (come in Svezia, Norvegia e Finlandia) e ci sono zone dove tristezza e bei paesaggi sono mischiati, anzi uno dentro l'altro.
    Un salutone e alla prossima

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    1. Bello il tuo ricordo del paesaggio scandinavo. Sono luoghi che incantano ma al modo delle fate distanti della tradizione nordica.
      Un caro saluto.

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  4. ne hanno tratto un bel film, "A Royal affair" del 2013, regia di Nikolaj Arcel con attori danesi. Protagonista è il medico assunto dal re, che ha idee nuove (siamo nel 1750) comprese le vaccinazioni contro il vaiolo.
    Non ho letto il libro ma ho visto il film...

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    1. Struensee, iil medico di corte, finisce per governare in vece di Cristiano VII e per introdurre riforme di stampo illuministico che non vengono recepite positivamente ne’ dalla corte, ne’ dal popolo. L’autore del romanzo delinea bene l’isolamento di Struensee. Non ho visto il film, cercherò di farlo presto. :-)

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  5. Quanta tristezza per questa regina che si aggrappa alla Natura pur di trovare consolazione.
    Per contrapposizione, mi è venuto in mente l'aneddoto che si legge su Caterina Sforza, di cui recentemente ho visitato con la guida una delle sue rocche a Bagnara.
    E poiché era soprannominata Tigre di Romagna, potresti parlarne qui (ti posso inviare le foto che ho fatto).
    Buon tutto, gemellina!

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  6. È da te che vorrei sentir parlare della Tigre di Romagna! Aspetto...
    😊👋

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  7. il film è bellissimo, ottima prova di attori, (Mads Mikkelsen al suo meglio) bella ricostruzione storica ambientale, storia avvincente. Ho letto anche il libro.

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